Accettata dal giudice l’istanza di concordato presentata dal presidente Serafino, due mesi per salvare la situazione. Entro otto giorni dovranno essere versati venticinque mila euro, ma il primo step è il pagamento della trasferta di Verona: in caso contrario la squadra rifiuterebbe di partire
La Samb riuscirà ad evitare il fallimento? Parte il countdown. Il giudice ha accetto l’istanza di concordato presentata dal presidente del club marchigiano. Ora si apre un iter a step in cui entro sessanta giorni in cui Domenico Serafino dovrà dimostrare di poter salvare la situazione trovando un acquirente o saldando i debiti.
Come riportato da La Nuova Riviera, il primo passaggio dovrà essere completato entro otto giorni e riguarda il versamento di venticinquemila euro necessari per effettuare il pagamento del compenso dovuto ai commissari giudiziali e per sostenere le eventuali spese. Dieci giorni saranno concessi, invece, per depositare nella Cancelleria del Tribunale una situazione finanziaria aggiornata dell’impresa che dovrà essere ripresentata ogni quindici giorni pena l’inammissibilità delle richieste di Serafino.
Secondo quanto riportato da VeraTv, è stato stoppato l’iter del fallimento tecnico che l’amministrazione comunale reputava come strada da percorrere per salvare titolo sportivo e mantenere la categoria. Il presidente della Sambenedettese starebbe predisponendo i bonifici per pagare la trasferta in casa della Virtus Verona. Se dovesse essere, invece, nuovamente una colletta dei tifosi a finanziarla la squadra si rifiuterebbe di partire, esigendo che sia la società a pagare. A San Benedetto torna tutto in ballo, con la situazione che rimane quindi in continua evoluzione. Questa volta però le tempistiche si fanno più stringenti. Padova, Sudtirol, Perugia e non solo attendono da diretti interessati di capire se Serafino non dovesse rispettare l’iter come cambierà la situazione di classifica.