Il rilievo del tecnico del Ravenna Colucci ha una ragione d’essere: Bianchimano e Murano i più decisivi entrando a gara in corso. Un’arma che finalmente viene sfruttata appieno: pochi hanno le risorse che può vantare il Perugia in panchina

‘Cosa è stato fare la differenza? C’è poco da dire, la mia squadra ha giocato una grande partita ma non abbiamo cambi. Nella ripresa si è visto cosa significa mettere in campo giocatori di grande qualità che sarebbero titolari in qualsiasi altra squadra del girone. Purtroppo il mio Ravenna queste possibilità non ce l’ha…’. Parola di Leonardo Colucci, come Fabio Caserta grande ex centrocampista del nostro calcio che ha così preso atto della differenza di potenziale fra la squadra ultima in classifica e il Perugia che anela alla vetta dopo la vittoria, netta nel risultato in virtù di una ripresa davvero di grande caratura, ma in realtà meno evidente di quanto dica il risultato.

Il Perugia, come fatto notare da Colucci, ultimamente deve molto se non tutto alle mosse dell’allenatore nell’intervallo. La decisione di tornare alla difesa a tre riportando così Vanbaleghem sulla linea dei centrali ha avuto l’effetto di regalare maggiore copertura laddove la squadra di casa si era resa pericolosa e di velocizzare la manovra. Il Perugia ha subito preso il sopravvento trovando il gol del vantaggio e poi, proprio grazie ai cambi per la seconda partita consecutiva, ha arrotondato il risultato. A segno sono andati Bianchimano e Burrai proprio come era accaduto contro la Triestina, quando Caserta aveva potuto usufruire delle reti dei subentrati Minesso e Murano, quest’ultimo a segno dopo essere entrato a gara in corso anche nella precedente sfida vinta a Verona.

Nel complesso in questa stagione sembra che soltanto ora il Perugia abbia preso a sfruttare questa risorsa con continuità. Salgono a 11 i centri dei giocatori biancorossi subentrati dalla panchina. I grifoni decisivi in questo senso risultano proprio Murano (3 gol in 7 subentri) e Bianchimano (entrato 21 volte con 2 gol e 2 assist). Ma anche altri grifoni della rosa hanno trovato la giocata vincente entrando in corsa: Melchiorri (nel 4-0 al Legnago), Kouan (nel 3-0 all’Arezzo), Vano (nel 3-1 in esterna al Matelica) e Moscati (nell’1-5 di Mantova).