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Caserta: “Grifo, resto per vedere il Curi pieno”

Il tecnico biancorosso allontana i fantasmi sul futuro: “Non metterò paletti, dovremo parlare della stagione. Vorrei vivere il calore dei tifosi anche allo stadio”

Prima il derby in Supercoppa, poi si pianificherà la prossima stagione. O forse no, perché Fabio Caserta qualcosa sul suo futuro lo lascia già trapelare nella conferenza per i siti a discapito delle voci circolate nelle ultime ore che lo accosterebbero al Brescia, al Crotone e alla Reggina: “La società è stata chiara, i discorsi sul prossimo anno si affronteranno dopo la sfida di Terni. Io non metterò paletti. Io e la mia famiglia siamo stati bene a Perugia e sono contento di rimanere. Penso che in ogni squadra alla fine di ogni campionato ci debba essere un colloquio. In questa stagione abbiamo fatto sia errori che cose importanti. Io dirò cosa penso e cosa vorrei”.

E’ tempo anche di bilanci. Con l’ultima partita alle porte (22 maggio), il tecnico biancorosso tira le somme di una stagione complicata e dispendiosa: “Sono contento di essere entrato nella storia di una società così importante per la media punti, ma soprattutto di aver riportato subito il Perugia in B. Nel nostro girone c’erano quattro squadre che lottavano per il primo posto, poi una si è staccata (Modena, ndr) e siamo rimaste in tre. Ha vinto la squadra che non ha mollato e ci ha creduto di più. Il campionato è stato difficile perché siamo partiti in ritardo con una retrocessione che è pesata tantissimo. I ragazzi sono stati bravi a ricompattare l’ambiente con il duro lavoro e il sacrifico e a vincere con la sofferenza che rende tutti i traguardi più belli”. Caserta si toglie anche qualche sassolino rimarcando, come sottolineato da diversi grifoni dopo la fine del campionato, di non aver mai pensato ai play off: “A Fermo fino al novantesimo incitavo i ragazzi ad andare a vincere anche a costo di rischiare di perderla ma alla fine ho pensato che quel punto fosse importante e così è stato. Nell’aria c’era la depressione perché tutti pensavamo di aver perso il campionato, io no. Da quel momento abbiamo smesso di pensare al risultato degli altri e abbiamo guardato solo il nostro”.

La prossima settimana sarà quella che porterà al match contro la Ternana: “Faremo altri due giorni di scarico e da lunedì inizieremo una settimana importante allenando l’aspetto mentale e quello fisico. Mi aspetto una partita maschia, entrambe vorranno vincere. Le motivazioni per un derby sono sempre alte. Vogliamo alzare la Supercoppa. E’ come la Coppa Italia: nessuno vuole partecipare, ma alla fine tutti la vogliono vincere”. Capitolo indisponibili: “Burrai si opera prima del derby. Negro molto probabilmente non sarà della partita. Proveremo a recuperare Moscati e Vano”.

Un po’ di riflessioni sparse, dallo stile di gioco prediletto da Caserta (“propositivo, mi piace la squadra vista da gennaio in poi. Non ho usato il 4-3-3 per valorizzare le caratteristiche degli interpreti. Minesso e Falzerano ti danno vantaggio giocando tra le linee”) al rapporto con i tifosi (Perugia è una piazza del Nord con un pubblico del Sud. Mi piacerebbe vivere di più il calore e vedere il Curi pieno. Sono venuto da avversario, da allenatore deve essere ancora più bello”).

Infine, uno spunto di mercato su quello che sarà uno dei nomi caldi per le conferme in estate: Salvatore Elia. “Penso che negli ultimi tre anni sia stato più con me che con la sua famiglia – commenta Casertal’ho cresciuto e ne conosco pregi e difetti. E’ molto duttile, ha fatto un campionato importante ed è cresciuto sotto porta. Non so se saremo ancora insieme. Deve continuare a lavorare, ma può arrivare in Serie A e fare bene”. In attesa che sia pronto per il grande salto, il processo di crescita può però continuarlo con la maglia del Grifo.

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