L’ex allenatore e membro dello staff delle giovanili del Perugia ha conquistato con il Cluj il suo secondo trofeo. Decisiva la vittoria (1-0) in casa del Botosani
C’è l’artiglio del Grifo anche nel campionato rumeno. La bandiera biancorossa continua a sventolare sull’est Europa: dopo il campionato vinto in Serbia da Falcinelli, arriva anche quello di Romania conquistato da Michele Iannucci. L’ex biancorosso, collaboratore tecnico e match analyst di Edward Iordanescu al Cluj, ha conquistato in meno di sei mesi la Supercoppa e lo scudetto.
Il ventisettenne di Petrignano d’Assisi , laureato in scienze motorie e con un master in management dello sport, grazie alla vittoria per 1-0 contro il Botosani fa suo con una giornata d’anticipo un torneo al termine di un percorso da record. Oltre a quelli stabiliti dai singoli giocatori e dal tecnico, il Cluj è la prima squadra a vincere il campionato nei play off (formula di girone all’italiana) senza aver concluso primo in classifica la regular season, è la seconda squadra a conquistare il quarto scudetto consecutivo e diventa la terza squadra e la terza città in Romania per campionati vinti (7). Il cammino di Iannucci parte nel 2014 da Perugia, dove allena i Pulcini e gli Esordienti e fa parte dello staff della Primavera fino al 2017. Ora, il destino lo ha portato ad alzare il secondo trofeo della sua giovanissima carriera in Romania: “Qua il calcio è meno tattico ma più fisico rispetto a quello italiano. Sto crescendo tanto e sto vivendo un’esperienza formativa in un club disponibile e professionale che mi ha accolto alla grande sin dal primo giorno”.
