Sarà un’estate di lavori intensi: necessari interventi strutturali da 800.000 euro per ripristinare il settore più frequentato dello stadio
Con il miglioramento della situazione relativa ai contagi, i vertici del calcio stanno pianificando una riapertura magari parziale degli stadi sin dall’inizio del prossimo campionato. Il Messaggero dell’Umbria nell’edizione odierna ha approfondito la situazione dello stadio ‘Curi’ in vista del ritorno del Perugia in B. Alla fine dell’estate lo stadio perugino dovrà essere pronto e fruibile, in attesa che vengano reperiti i fondi per la realizzazione di un impianto nuovo, moderno e funzionale.
Ma c’è un ma. Durante il lockdown la capienza dello stadio perugino è stata dimezzata ed è passata da 22.000 a 11.000 spettatori, in virtù della necessità dei lavori strutturali per la sicurezza. In pratica ogni settore dello stadio è considerato agibile per la metà degli spettatori che può contenere. L’Amministrazione comunale per la manutenzione straordinaria ha pianificato interventi nei prossimi tre anni stanziando per ognuno di essi i 320.000 euro dell’importo della convenzione più altri 800.000: in tutto quasi 3,4 milioni di euro per ottenere i quali sarebbero state avviate le procedure per accendere un mutuo.
Il prossimo step dei lavori dovrà riguardare la curva Nord, che necessità di interventi importanti dal punto di vista strutturale, pare per il notevole importo di circa 800.000 euro. Lo stadio perugino vive la paradossale situazione di doversi adeguare a livello tecnico all’arrivo della Var e anche della Goal Line Tecnology, in virtù della riconquistata serie B, ma prima ancora sarà molto più importante tornare a godere della capienza abituale in tempo per le partite ufficiali, la Coppa Italia a Ferragosto e il campionato il 21.