L’ex Reggiana sarebbe l’uomo scelto per sostituire Caserta. Arriva in Umbria con 282 panchine tra i professionisti
Il miracolo Tuttocuoio prima, l’impresa Reggiana poi. Quello di Massimiliano Alvini può essere un nome non familiare per molti. Il solo anno che ha allenato in B può trarre in inganno relativamente al suo curriculum. Così come il fatto che rientri nella categoria di allenatori senza passato da giocatore. Una scelta che va controtendenza rispetto agli ultimi anni, dove a Perugia sono transitati i giovani tecnici ex campioni del Mondo Nesta e Oddo, oltre ad essere stato accostato più volte il nome di Grosso. Lo stesso Caserta, che lascerà il posto proprio ad Alvini, ha giocato in Serie A.
Alvini è però un maestro delle promozioni e come Giannitti è partito dal basso, scalando uno ad uno i gradoni del calcio italiano. Dalla Promozione toscana con il Signa, diciannove anni dopo è arrivato a giocarsi la Serie B con la Reggiana retrocedendo con una squadra che secondo gli addetti ai lavori non era adatta per sostenere il livello della cadetteria. Al momento della firma con il Grifo, centrerebbe già un record nella storia recente biancorossa: dal 2000 sarebbe l’allenatore ad arrivare a Perugia con più panchine tra i professionisti. Per trovare un tecnico presentatosi in Umbria con più esperienza bisogna risalire a Carlo Mazzone (888), che aveva già allenato Roma e Lecce tra le varie. Il candidato nuovo tecnico biancorosso con le sue 282 panchine, principalmente in C, porterebbe un ricco bagaglio con sé. A completare il podio degli allenatori con più partite tra i pro sono Roberto Breda (248), a Perugia nel 2017-2018, e Pierpaolo Bisoli (239), tornato in biancorosso da tecnico nel 2014-2015.
Appena fuori dal podio Antonello Cuccureddu (183), tecnico dell’ultimo Perugia di Silvestrini. Nomi più illustri che sono poi arrivati ad alti livelli avevano meno della metà dell’esperienza del tecnico toscano: Cosmi (70), Colantuono (40) e Sarri (107). Ecco perché la risposta a chi si chiede quale curriculum abbia Alvini è facile da dare: tanta gavetta e diversi campionati vinti in attesa del grande salto che si chiama Perugia.