Il danese dell’Inter Christian Eriksen sviene in campo: massaggio cardiaco e defibrillatore, poi si riprende. La gara, momentaneamente sospesa, si è conclusa con la vittoria della Finlandia per 1-0
Diciamoci la verità. Assistere da Perugia a quanto è accaduto a Copenaghen, dove si stava disputando il match di Euro 2020 tra Danimarca e Finlandia, non è stato come assistervi da un altro posto. Perchè quanto accaduto al 43° del primo tempo a Christian Eriksen, centrocampista danese e dell’Inter crollato a terra privo di sensi mentre si avvicinava a un compagno per ricevere una rimessa laterale, per i perugini è stato un autentico deja vù del 30 ottobre 1977, quando ad accasciarsi sul terreno di gioco fu Renato Curi.
Sconvolgente come allora. Sono stati minuti di grande tensione, il calciatore è stato sottoposto a massaggio cardiaco e i sanitari hanno agito anche con un defibrillatore. Bel gesto dei compagni di squadra che si sono disposti a cerchio per proteggere alla vista il giocatore. Eriksen è stato quindi portato via in barella ma poco dopo prima l’UEFA e poi la Federcalcio danese hanno dato notizia che il giocatore fosse vigile e stabile, seppur in ospedale per controlli approfonditi.
Lo stesso Eriksen, a distanza, ha rassicurato i compagni e chiesto loro di scendere in campo per concludere il match, che nel frattempo era stato sospeso. La gara è ripartita dallo 0-0, punteggio al momento dell’interruzione, per concludersi 1-0 a favore della Finlandia, grazie al gol di Joel Pohjanpalo, mentre la Danimarca ha fallito un rigore con Hojbjerg. Tutto il mondo ha tirato un sospiro di sollievo e si è raccolto in preghiera per Christian. E a Perugia il pensiero è corso ancora una volta lassù.