Decisiva la “moviola in campo” nel secondo tempo del match dell’U-Power Stadium: l’attaccante del Grifo viene punito per simulazione ma il fallo di Marrone è netto e l’arbitro rivede la decisione cambiando il “film”
Minuto 60 dell’intensa sfida tra Monza e Perugia. Ryder Matos è entrato in campo da una manciata di secondi al posto di Santoro e il Perugia produce il massimo sforzo per pareggiare il vantaggio brianzolo siglato da Valoti su rigore al tramonto del primo tempo. L’attaccante brasiliano fa un gioco di gambe in area avversaria dopo l’appoggio di Kouan e, contrastato da Marrone, cade a terra.
L’arbitro Abbattista fischia deciso la simulazione e tira fuori il giallo per Matos. In pochi minuti si materializza uno dei casi estremi del “nuovo” calcio con la direzione di gara supportata dalla tecnologia. Il Var invita il fischietto pugliese e rivedere l’azione, Abbattista va al monitor e ha la lucidità di “ribaltare” se stesso: assegna il rigore al Perugia e toglie l’ammonizione all’attaccante biancorosso. Evidente il contatto ruvido di Marrone sulla gamba di Matos. De Luca va sul dischetto è segna il momentaneo 1-1.
Ai tempi del vecchio calcio (senza Var) sarebbe stato tutto un altro secondo tempo e forse tutto un altro risultato. Il Grifo, tornando probabilmente a casa a bocca asciutta, avrebbe avuto l’animo inacidito da un torto arbitrale. Invece, dalla simulazione contro si è passati a un sacrosanto rigore a favore. È stata fatta giustizia per Matos. Un capitolo del pallone a favore del Var.