
Il tecnico del Grifo ha comunque rilanciato dopo il pareggio (0-0) di Cittadella e il mistero finale del rigore non assegnato per il fallo su Matos: “Mancata competenza e coraggio”
“Siamo fortemente penalizzati”. Questo il sentimento prevalente, tracciato da Massimiliano Alvini, in casa biancorossa. Il Perugia è uscito dal Tombolato di Cittadella con un punto e l’amaro in bocca per il fallo da rigore su Matos non sanzionato nel finale da arbitro e Var.
“In questo campionato siamo penalizzati dagli arbitri – ha detto l’allenatore del Grifo -, ma il nostro percorso merita le giuste attenzioni. Che vanga applicato il regolamento. Non si può negare un rigore del genere”. Alvini ha rincarato la dose: “È mancata competenza e coraggio, è stato deciso di far finire la partita così”.
In due trasferte di fila il Grifo ha raccolto due punti. “Comunque siamo rimasti aggrappati sempre alla partita, anche se non siamo più aggressivi come un mesetto fa. Ma ci stiamo ancora giocando l’obiettivo, e daremo sempre il massimo. Il Perugia è sulla strada giusta per diventare una grande squadra, stiamo crescendo per mentalità. Questa partita di Cittadella l’avremmo persa all’andata”.
Il tecnico toscano ha tenuto a ringraziare la società “per i sacrifici fatti nell’organizzare due trasferte ravvicinate e con tanti chilometri da fare, se abbiamo tenuto certi ritmi è anche per questo”, e ha poi rivolto lo sguardo alla volata play off. “Pensiamo a noi e non a Frosinone e Ascoli” che sono, rispettivamente, a tre e quattro punti di distanza. “Abbiamo Pisa, Vicenza, Parma, poi il derby e il Monza: 5 partite in cui puntiamo al massimo. Domenica c’è il Pisa ed è una grande partita. Noi ci siamo, non è finito niente – ha concluso Alvini – siamo lì a 48 punti. È tutto in gioco e ce la giochiamo”.
