Dai quotidiani locali: il ritratto del nuovo direttore sportivo, scelto da Santopadre per il mercato ma anche per la capacità di motivare uno spogliatoio
Come successore di Marco Giannitti è arrivato un profilo molto diverso rispetto a quelli più giovani in lizza fino al momento della sconfitta con il Cittadella. Renzo Castagnini, sessantaseienne toscano di Reggello, dirigente di lungo corso reduce dalla scalata alla Serie B con il Palermo, è una figura esperta e dal folto curriculum in tanti ruoli (è stato persino allenatore) e a tutti i livelli, anche i più elevati (è stato anche capo degli 007 della Juventus e osservatore dell’Inter). Lo scrivono i quotidiani locali, Il Messaggero, La Nazione ed Il Corriere dell’Umbria.
Ricordando che evidentemente la sconfitta con il Cittadella ha fatto scattare un piano di emergenza per un intervento più profondo e radicale. Il Perugia, inteso come squadra, è un gruppo di ragazzi in difficoltà che hanno evidente bisogno di punti fermi, di uomini di calcio anche fuori dal campo, dove l’esperienza di Castori può fare la differenza in positivo.
Il dirigente fiorentino viene descritto come molto capace e competente proprio nei rapporti con i giocatori e nella capacità di motivarli, poi anche sul mercato dove a Palermo è stato ad esempio ideatore di un’operazione da manuale come quella della super plusvalenza di Lucca. Proprio in Sicilia ha compiuto un capolavoro, con il Palermo in difficoltà economiche prima dell’avvento del City Group e lo spogliatoio sul piede di guerra, convincendo uno a uno i giocatori a seguire Baldini nella lunga cavalcata vincente fino alla serie B. Per poi dimettersi insieme al tecnico quando si è reso conto che le promesse che aveva fatto ai giocatori rosanero non sarebbero state mantenute dalla nuova società. Insomma, un dirigente tutto d’un pezzo che potrebbe essere l’uomo giusto per una situazione disperata come quella del Perugia agonizzante in fondo alla classifica.