
Dai quotidiani locali: dalla vigilia di Natale ad oggi il Perugia è uscito dalle secche, nel ritorno è già a +6 rispetto all’anno scorso ed ha persino il migliore attacco
Era il 20 dicembre, all’indomani di Perugia-Venezia 2-1: dall’ultima volta che il Perugia è stato avvistato all’ultimo posto della classifica di Serie B sono passati 40 giorni esatti, giorni in cui il mondo biancorosso si è ribaltato. Lo scrivono i quotidiani locali, Il Messaggero e La Nazione, evidenziando come in questo lasso di tempo i grifoni siano riusciti ad uscire, per la prima volta dalla prima giornata, dalle secche della zona play out e della retrocessione.
Una progressione imperiosa nel rendimento e nei risultati andata di pari passo con la crescita stratosferica del gruppo nella condizione atletica, nella comprensione dei dettami della verticalità di Castori e insieme anche nella fiducia nei propri mezzi. C’è stato un tempo in questo campionato, anche in questo caso non lontano, in cui il Perugia sembrava avere il problema del gol, creava poco e realizzava meno.
Oggi è tutto il contrario. Nelle ultime 7 gare i grifoni hanno realizzato la bellezza di 15 gol, alla media di 2,1 a partita, squadra più prolifica in assoluto del campionato. A segno prima non andava nessuno e ora ci vanno davvero tutti: con le reti di Santoro, Kouan e Angella – tutti goleador inediti in questa stagione – rifilate sabato al Brescia, salgono addirittura a 11 i marcatori diversi nella Castori-band.
Prendendo a campione il solo girone di ritorno, che ha visto i grifoni mettere a referto due vittorie (a Bari e contro il Brescia), un pari rocambolesco (contro il Palermo) e il ko di Parma per certificare che rispetto all’andata ci sono in cascina già la bellezza di 6 punti in più, dato che i grifoni persero a Palermo, a Brescia e contro il Bari al Curi riuscendo a fermare sullo 0-0 gli emiliani. Tutto un altro andare.
