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Il Perugia andrà al Consiglio di Stato. Prima occhi sul Consiglio Federale

Dai quotidiani locali – Incredulità e attesa per le motivazioni del Tar anche da parte di Comune e Coordinamento. L’importanza dell’assenza del Coni e le prospettive in tempi strettissimi

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso del Lecco e ricacciato il Perugia in Serie C. Le motivazioni arriveranno da prassi solo entro una decina di giorni. Tant’è, il primo grado della giustizia amministrativa ha bypassato i termini perentori ritenuti ineludibili dalla Giustizia Sportiva, con una decisione storica che non mancherà di creare un importante precedente.

Lo ricordano i quotidiani locali, Il Messaggero, La Nazione ed Il Corriere dell’Umbria, che spiegano come il Perugia, nella persona dell’avvocato Loredana Giani, ha già iniziato a lavorare sul ricorso da presentare al Consiglio di Stato, da comprendere se sul dispositivo oppure aspettando le motivazioni. Attenderanno le motivazioni anche le terze parti che hanno affiancato il Perugia al Tar, ovvero il Comune e il Centro di Coordinamento, per verificare l’eventuale utilità di un ulteriore intervento anche al Consiglio di Stato.

Intanto anche chi conosce bene le carte si interroga su come sia stato possibile un verdetto contro le regole. In pratica la Figc ha abbandonato il suo ruolo super partes e si è resa protagonista di una appassionata difesa del Lecco a costo di andare contro sé stessa e i suoi regolamenti, prendendosi la responsabilità dell’errore di non avere concesso una proroga al Lecco. E vincendo, invece di uscirne con le ossa rotte per avere sbagliato. In questo senso il Tar potrebbe aver letto come un segnale anche il fatto che il Coni (il cui Collegio di Garanzia, supremo organo della Giustizia Sportiva, aveva accolto il ricorso del Perugia), non si sia costituito in giudizio.

Difficile trovare una spiegazione plausibile quando si supera un regolamento, per una sentenza politica sulla quale non può non avere influito anche la campagna mediatica nazionale a favore del Lecco. Di fatto il Tar ha certificato come per una promozione non sia più indispensabile il rispetto dei regolamenti sui requisiti infrastrutturali, documentali e organizzativi ma sia sufficiente il merito sportivo. L’impressione è che, nonostante i tempi ridottissimi, margini per vincere in appello il 29 agosto (molto difficile l’anticipo intorno a Ferragosto paventato da Gravina) ci possano essere.

Ora la chiave diventano i tempi e importante sarà quanto avverrà venerdì nel corso del Consiglio Federale (inizio ore 11,30) in cui, stando agli intenti della vigilia, potrebbe essere confermato l’inizio della B al 18 agosto con una X al posto del Brescia e una Y al posto del Lecco. Non a caso il Perugia aspetta proprio il Consiglio Federale prima di esprimersi. Se sarà confermata la volontà di aspettare tutti i gradi di giudizio, qualche speranza potrebbe ancora esserci. In caso contrario il Perugia potrebbe vincere il ricorso a campionato iniziato e ottenere un risarcimento oppure (se il Consiglio Federale decidesse di riammettere Brescia e Lecco già in giornata) essere inserito in sovrannumero in un format portato d’imperio a 21 squadre.

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