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Atzori: “Il Perugia può puntare ai primi cinque posti della classifica”

La sfida dell’ex: il tecnico,  attualmente in cerca di panchina, ha giocato con il Palermo e con il Grifo. Intervistato da ‘ilovepalermocalcio.com’ svela: “All’andata vedo favorita la squadra di casa, perché i biancorossi avranno bisogno di tempo. Ma tra qualche mese, nel ritorno, sarà un’altra storia”

PERUGIA Gianluca Atzori, attuale allenatore in cerca di una sfida, nonché ex calciatore che ha militato anche tra le fila di Palermo e Perugia, gioca la sfida di sabato. Intervistato  in esclusiva dalla  redazione di ilovepalermocalcio.com,Atzori si esprime sul presente, sul passato e sui casi del giorno.
Dopo l’esperienza breve e sfortunata maturata lo scorso anno in panchina a Vercelli, il tecnico si trova adesso in attesa di una chiamata che possa farlo riscattare. Intanto ha parlato del Palermo e della sua rosa, del Perugia e della sfida che vedrà i due club a confronto sabato pomeriggio nel quarto turno di serie B.
Che impressione le ha fatto il mercato del Palermo e l’organico attuale?
«Ho seguito il mercato e conosco la rosa che ha a disposizione il Palermo, mi sembra che i giocatori siano più o meno quelli dello scorso anno. È andato via Nino La Gumina che è un giocatore che a me piace molto, era un elemento che avrei tenuto. Oggi la squadra a disposizione di Tedino credo sia molto competitiva per il campionato di serie B. Sicuramente non sarà facile, come non lo è stato lo scorso anno, sarà di nuovo un campionato in salita, anche per il Palermo che ha un’ottima squadra».
Il Perugia sabato affronta il Palermo, come vede la condizione degli umbri?
«Il Perugia si è mosso l’ultimo giorno di mercato, facendo tanti acquisti proprio alla fine della sessione. Sicuramente Alessandro Nesta ha avuto la squadra a disposizione al completo solo nelle ultime ore di mercato, dovrà quindi essere bravo ad assemblare l’organico trasmettendo la sua ideologia di calcio, ma non sarà facile. Conosco la piazza di Perugia, è molto esigente e vorrebbero andare in serie A perchè ormai sono tanti anni che ci arrivano vicino con i playoff. È una società forte, che ha fatto un buon mercato, credo che il Perugia sia una di quelle squadre che possa ambire ai primi cinque posti del campionato».
Nel prossimo turno di serie B, Palermo e Perugia si affronteranno, chi vede come favorita?
«Dico che dal mio punto di vista il Palermo è più forte del Perugia. In primo luogo perchè in rosanero sono rimasti tanti calciatori che c’erano anche l’anno scorso e poi perchè è tornato Bruno Tedino. Il Perugia invece è praticamente tutto il contrario, è cambiato il tecnico e sono cambiati tantissimi giocatori, per cui oggi sulla carta dico che il Palermo è favorito. Secondo me però tra cinque o sei mesi, quando gli Umbri saranno diventati “squadra”, allora magari il match di ritorno potrà essere con più equilibrio».
Quest’anno ci sono tante squadre in lotta per la serie A, lei chi vede come possibile candidata alla promozione?
«Sicuramente metto dentro il Palermo, vedo molto bene anche la Salernitana, credo che possa essere l’outsider, hanno una buonissima squadra e Colantuono per me è un ottimo allenatore. Poi vedo bene naturalmente il Verona, che secondo me è una squadra che può ambire a vincere il campionato. Oltre a queste ci sono il Crotone ed il Perugia, secondo me queste squadra se la giocheranno».
Il caso ripescaggi che ha coinvolto la serie B e la serie C continua a non trovare fine, cosa ne pensa a riguardo?
«Sinceramente è un disastro, è una brutta immagine del nostro calcio che mostriamo nel mondo. Mi dispiace ma oggi qua parlano e si lamentano tutti, qualcuno decide per gli altri e se non c’è un organo che comanda e che decide per delle regole valide per tutti non si va da nessun parte. Oggi questo caos, con i campionati fermi e la serie C che non parte, con le squadre che dovevano essere ripescate e invece attendono ancora, è un vero disastro. Il messaggio che passa tra noi addetti ai lavori è quello di una gran confusione, dove c’è la confusione vuol dire che non c’è competenza, quando si improvvisa sempre alla fine questi sono i risultati».
L’anno scorso quella sulla panchina della Pro Vercelli non è stata una bella esperienza per lei, da dove intende ripartire?
«Aspetto una panchina, perché ho bisogno di rilanciarmi. L’anno scorso le tre partite a Vercelli non mi hanno lasciato niente, sono arrivato in un ambiente dove purtroppo i giocatori erano legati al vecchio allenatore e non hanno voluto saperne di seguire un nuovo tecnico, di conseguenza non sono stato accettato da loro. Mi sono reso conto immediatamente della situazione e l’ho fatto presente alla società che ha deciso di far tornare il vecchio mister, sperando di riuscire a raggiungere la salvezza che purtroppo non è arrivata. Mi auguro presto di trovare una possibilità, magari in B, ma anche in serie C in una società dove si possa ambire a fare qualcosa di buono».
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