Per il dopo Nesta sembra sia diventata una corsa a tre. In cima c’è sempre Fabio Grosso. In risalita l’allenatore del Cittadella, impegnato nei playoff. In lizza anche l’ex Camplone.
Andata in archivio l’esperienza con Nesta, il Perugia sta valutando alcuni profili per la panchina biancorossa per la prossima stagione. Fabio Grosso resta in cima alla lista. Più defilato al momento Massimo Oddo, reduce dall’esperienza negativa di Crotone.
Il club biancorosso non vuole sbagliare e cerca un allenatore in grado di impegnarsi in un programma di durata almeno biennale. Idee giovani e di qualità e il polso della Serie B attuale: queste le caratteristiche ricercate. L’identikit di Fabio Grosso, ancora legato al Verona da un biennale dopo l’esonero di inizio maggio.
L’ex terzino biancorosso e campione del mondo, per il Direttore biancorosso Goretti ha un grandissimo potenziale ancora inespresso. Predilige il 4-3-3 e dalla sua ha anche uno staff tecnico ben strutturato in cui figura l’ex tecnico delle giovanili del Grifo, Stefano Petrini, altro elemento considerato molto promettente dalle parti di Pian di Massiano.
Sta risalendo nell’indice di gradimento Roberto Venturato. Il nome è stato rilanciato dai quotidiani locali – La Nazione, Il Messaggero e il Corriere dell’Umbria – e risponde all’identikit del fedelissimo del 4-3-1-2 in grado di valorizzare i giovani. È ancora impegnato nei playoff con il Cittadella (ha bisogno dell’impresa a Benevento nel ritorno) e la difficoltà può essere il legame instaurato tra il tecnico e la società veneta.
C’è infine una vecchia conoscenza come Andrea Camplone, rimasto senza panchina in questa stagione dopo l’esperienza a Cesena. L’ultimo allenatore vincente della storia del Grifo è una garanzia in fatto di qualità di lavoro e credo calcistico. È anche nella lista del Monza di Berlusconi.
Al momento, dunque, la corsa per la panchina del Perugia è a tre. Decisiva potrebbe essere la prossima settimana.