Il Collegio di Garanzia dello Sport discuterà il ricorso presentato dalla Viola contro il Grifo e l’Atalanta per l’operazione di mercato che riguarda l’ex difensore biancorosso. Dovrebbe essere l’ultimo atto della battaglia legale finora vinta sempre dal club di Santopadre.
Il valore di Gianluca Mancini è cresciuto esponenzialmente negli ultimi mesi, la Roma è molto vicina all’acquisto del difensore dell’Atalanta e nelle casse del Perugia entrerà una cifra considerevole e superiore al milione di euro. La stessa che incassa anche la Fiorentina.
Al momento del passaggio del giocatore dalla Viola al Grifo, infatti, la società toscana si è riservata un cinquanta percento sulla futura rivendita. Stessa clausola che ha ottenuto il club del patron Santopadre nella successiva cessione di Mancini all’Atalanta.
L’allora valutazione del cartellino del difensore, ora arrivato in Nazionale, ha però scatenato la battaglia legale della Fiorentina. La Viola sostiene che il Grifo e la Dea hanno alterato il valore per versare una somma minore nelle casse toscane.
Perugia e Atalanta, deferite dopo l’esposto del club toscano, in tutti i gradi di giudizio sono uscite vincitrici. È sempre stato ritenuto corretto l’operato dei due club.
Ma la Fiorentina è andata avanti. Il mese scorso si è rivolta al Collegio di Garanzia dello Sport per la decisione della Corte Federale d’Appello della Figc che ha respinto il ricorso contro la sentenza del TFN.
L’organo del Coni ha comunicato che il presidente della Quarta Sezione del Collegio di Garanzia, Dante D’Alessio, ha fissato il prossimo 23 luglio la discussione del ricorso della Fiorentina. Dovrebbe essere l’ultimo atto della vicenda, almeno sul piano giuridico-sportivo.