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Goretti: “Perugia pronto a tamponare l’emergenza economica”

Il direttore dell’area tecnica del Grifo chiede “buonsenso” ai vertici del pallone ed è convinto che il club biancorosso saprà gestire bene la crisi innescata dallo stop dei campionati per il Coronavirus: “Il presidente, negli anni, ha trasformato la società in un’azienda virtuosa”

Sono tempi di riflessione e di azione per il pallone italiano, inchiodato dall’emergenza Coronavirus almeno fino al 3 maggio. Oltre al prioritario aspetto sanitario c’è la crisi finanziaria e il Perugia può contare su “mister spending rewiew”, Massimiliano Santopadre.

È la certezza del costruttore tecnico biancorosso, Roberto Goretti, l’uomo abituato a far viaggiare le idee per colmare il gap economico con le potenze della B. In questa lunga quarantena “inizialmente ho staccato la spina – racconta via Skype il direttore dell’area tecnica del Perugia – perché erano anni che non avevo la possibilità di stare a casa con i figli e ne ho approfittato. Ora ho ripreso il filo. Studio, leggo e guardo altre realtà dalle quali prendere spunto. Per quanto riguarda i calciatori, visto che non ci sono partite, il lavoro fatto è lì, lo rielaboreremo nel momento in cui sapremo quale sarà il prosieguo dell’attività”.

Santopadre, analizzando la situazione della categoria da consigliere di Lega, ha spiegato che “il rischio vero è di fallire”. “Non ho il polso totale della situazione amministrativa. Di certo c’è chi è più in difficoltà e chi meno. Il Perugia – precisa Goretti – è da anni una società virtuosa, il presidente ha avuto il grande merito di trasformare un club di calcio in una vera azienda che non può chiudere la stagione in rosso, ma deve farlo in verde. Da questo punto di vista il Perugia, anche in un momento così difficile, sarà in grado di tamponare la situazione”.

Il costruttore dell’impianto tecnico del Grifo fa poi un appello, che è anche una tirata d’orecchie, agli attori in campo in questo momento. “I massimi esponenti stanno cercando di mettere in sicurezza questa stagione ma bisognerà soprattutto capire cosa succede nella prossima. Chi muove le fila deve essere molto attento”. E ancora. “È inutile che il rappresentante dei calciatori faccia una dichiarazione al giorno, crea confusione. Ed è inutile che ogni presidente dica la sua. Tutte le componenti devono, insieme, e sottolineo insieme perché decisioni unilaterali portano solo a scontri controproducenti, avere il buonsenso di mettere da parte gli interessi singoli e guardare al sistema. Mi riferisco a società – precisa Goretti -, calciatori e anche al Governo. Con dichiarazioni populiste i ministri hanno parlato del calcio con troppa leggerezza. Poi probabilmente gli è stato ricordato che porta, con le tasse, 1,5 miliardi all’anno nelle casse dello stato. E l’atteggiamento mi sembra molto cambiato”.

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