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Gyomber: “Perugia, proviamoci: io sogno la Serie A…”

Il centrale biancorosso si racconta durante al quarantena vissuta nella sua casa perugina insieme alla fidanzata: “Taglio stipendi? In questo momento i soldi non contano”

Seconda parte dell’intervista con Norbert Gyomber, il centrale del Grifo che si è masso l’infortunio alle spalle con “tanta voglia di ripartire”.

Norbert, in questa fase di attesa le società chiedono a voi calciatori la riduzione degli stipendi. Cosa ne pensa?
“Se si può dare una mano bisogna farlo. In questo momento non si deve pensare ai soldi ma alle persone che stanno male. Il taglio degli stipendi non sarà un problema, si deve accettare”.
Il Perugia è la squadra con la quale conta il maggior numero di presenze in carriera (55), se lo aspettava quando ha firmato il contratto nel 2018?
“È vero, qui ho trascorso più tempo rispetto alle altre squadre in cui ho giocato ma è solo il mio lavoro. Non sono a Perugia in vacanza, penso solo a giocare a calcio”.
Ha ancora un anno di contratto, resterà anche la prossima stagione?
“È presto per dirlo, nel calcio non si può mai sapere. Intanto vediamo se riparte la stagione e come si chiude. Anche io ho i miei sogni e penso sempre alla Serie A. Ci possiamo provare, il mio primo obiettivo è andarci con il Perugia”.
I compagni dicono di lei che parla poco ma si fa sentire…
“È vero, non sono uno che parla tanto nello spogliatoio. Cerco di parlare più in campo con l’impegno, per spronare anche i giocatori in difficoltà”.
Le sue migliori qualità?
“Sono gli altri che devono giudicare”.
E cosa deve migliorare?
“Devo essere più tranquillo con gli arbitri. Farei un bel passo avanti”.
A Perugia ha lavorato con tre allenatori: Nesta, Oddo e Cosmi…
“Ho preso qualcosa da tutti e mi sono sempre trovato bene. Nesta e Oddo sono giovani e hanno tanta voglia di crescere. Cosmi ci mette grinta, partecipa molto in allenamento e ti spinge a dare il cento per cento”.
Preferisce giocare nella difesa a tre o a quattro?
Non cambia molto. Come abbiamo giocato nei due modi quest’anno lo abbiamo fatto anche con mister Nesta”.
Crediamo che questa sia una delle stagioni migliori della sua carriera per rendimento personale. È corretto?
“Prima di tutto mi sono sentito sempre bene, dopo tanti anni non avevo avuto infortuni seri e invece è arrivato il problema al ginocchio. Per fortuna non è stata una cosa così grave come si poteva pensare inizialmente. Mi è andata bene e sono sicuro che riprenderò da dove ho lasciato”.
A 27 anni ha ancora una lunga carriera davanti, c’è però qualche rimpianto fin qui?
“È sempre stato il mio sogno far parte di una squadra come la Roma, ho dato il massimo in quegli anni ma non ho avuto l’occasione di esprimermi. Purtroppo non è andata benissimo ma sono stato felicissimo di aver vissuto quell’esperienza”.
Ricorda qualcosa in particolare dei campioni giallorossi?
“A parte la famosa canzone (sorride, ndr), mi viene in mente De Rossi: non pensavo che un personaggio come lui potesse essere così buono e gentile da subito. Ho davvero dei bei ricordi”.

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