Secondo Il Messaggero tra le soluzioni allo studio per risolvere il problema di prestiti e giocatori in scadenza a giugno 2020 c’è la modifica delle Noif per la proroga automatica dei contratti. Per il club biancorosso pagare altre due mensilità nella stagione corrente significherebbe vanificare il mese e mezzo di rinunce agli emolumenti già concordate…
Il problema dei prestiti e dei contratti in scadenza al 30 giugno è sempre più pressante per il Calcio italiano, che giovedì capirà se potrà ripartire e deve prima sciogliere questo nodo importantissimo. Il Perugia, per dire, rischia di dover fare a meno di elementi del calibro di Vicario, Capone, Carraro, Nicolussi Caviglia, Benzar, Falcinelli e il capocannoniere Iemmello, oltre a Greco e Albertoni.
Stando all’edizione umbra de Il Messaggero, sono in fase di analisi due possibilità per ovviare al problema regolamentare che mette a rischio la presenza di decine di giocatori nei due mesi che serviranno per completare i campionati: l’aiuto economico da parte dei club proprietari dei giocatori (per il 99 per 100 si tratta di club di Serie A). L’alternativa che sta prendendo piede è la possibilità della modifica delle Noif (le norme organizzative interne federali) in modo da poter applicare la proroga automatica dei contratti stabilendo i pagamenti tramite accordi forfettari o omnicomprensivi che porterebbero la stagione calcistica 2019-2020 ad avere 14 mesi e ridurrebbero la prossima a 10.
Una soluzione che molti presidenti, che contano di non emettere buste-paga a luglio ed agosto, non vedono di buon occhio ma che probabilmente dovranno accettare. Il Perugia nel caso dovrebbe accettare di pagare due mesi di stipendio in più ai giocatori, tornando ad una annualità di 12 mesi e vanificando in pratica il mese e mezzo di taglio concordato poche settimane fa. Una soluzione che però quest’anno, alla luce delle perdite relative a soli quattro mesi, potrebbe essere ‘sopportabile’ e l’anno prossimo, nell’ambito di un anno destinato a partire in deficit di 2,7 milioni di euro a causa dei mancati introiti di biglietti, sponsor e abbonamenti, diventerebbe invece molto più pesante.
