Il patron Pulcinelli lo chiama “mercenario”, lui denuncia e chiede un risarcimento danni da destinare in beneficenza.
Durissime le parole di Massimo Pulcinelli contro l’ex capitano (ed ex Grifo) Matteo Ardemagni: “Mi ci ero affezionato pensando che lui avesse fatto lo stesso con me, con l’ambiente e con la mia famiglia, invece è si è dimostrato un mercenario del calcio. Rispetto la sua decisione, è andato a prendere un anno in più di contratto” (riferimento al suo passaggio al Frosinone nel mercato dio gennaio; ndr).
Altrettanto dura la replica di Ardemagni: “Senza nessuna volontà di creare inutile polemica ci tengo a chiarire che ad Ascoli, come in tutta la mia carriera, ho dato tutto me stesso, arrivando anche a subire gravi infortuni per la troppa voglia di aiutare la squadra e non c’è stato gol al quale non ho esultato con i tifosi e con i miei compagni, sia dal campo che dalla panchina che dalla tribuna. Quanto alle dichiarazioni lesive della mia immagine, credo si commentino da sole soprattutto per chi mi conosce e per chi ha giocato con me ed ho la maturità e l’educazione di non rispondere“.
“Ci tengo solo a comunicare che ho già dato mandato al mio avvocato di fiducia Luigi Carvelli per iniziare un’azione legale di risarcimento danni e posso già dire che devolverò a qualche associazione benefica di Ascoli quanto mi verrà eventualmente riconosciuto in quanto per me i soldi non sono mai stati importanti rispetto ai rapporti e alle persone“.
“Non posso accettare che dopo oltre quindici anni di carriera, in cui il mio nome è accostato ai tanti gol segnati, ora, su molti siti, venga accostato ad un termine così gravemente infamante e lontano dalla mia persona“.