C’era tanto Perugia nella finale di Coppa Italia giocata ieri sera all’Olimpico; primo trofeo assegnato fra le grandi leghe del calcio. Si sfidavano due ex grifoni, che hanno avuto un brevi ma intense esperienze in biancorosso.
Da un lato Maurizio Sarri, in sella al Grifo nella stagione 2008/2009, in serie C. Un’esperienza con un epilogo triste (subentrò a Pagliari a settembre per poi essere esonerato a febbraio), ma rimasta nella mente e nel cuore di molti addetti ai lavori, che ancora ricordano le sue “lezioni di calcio” durante gli allenamenti ma soprattutto dopo, nell’antistadio, nelle lunghe chiacchierate.
Dall’altro Gennaro Gattuso, nome che sicuramente susciterà più ricordi nei tifosi del Perugia over 30 visto che a lui si deve uno dei titoli primavera, prima dell’esordio in prima squadra e della ancora cocente fuga verso Glasgow. Poi il ritorno in Italia, alla Salernitana, quindi il passaggio al Milan. Il resto è storia nota.
Risale al periodo perugino il legame fra Gattuso e Marco Materazzi, qualche anno più grande di lui, già nel giro della prima squadra da un po’. Non è un mister – lo ha raccontato lo stesso “ringhio” – che il compagno più grande spesso lo aiutasse anche economicamente, mettendogli in tasca i primi soldi, quando nelle giovanili ancora non si vedevano stipendi veri.
Da allora il loro rapporto è rimasto solidissimo, nonostante i derby Inter-Milan su sponde avverse: ce li ricordiamo sodali in nazionale nel lungo percorso che ha portato entrambi a trionfare ai Mondiali del 2006.
Dopo il primo successo di Gattuso da allenatore, Materazzi non dimentica la vecchia amicizia e gli fa i complimenti su facebook, chiamandolo “figlioccio” e “uomo vero”.