La porta del Perugia, con il pareggio a reti bianche contro il Crotone, è inviolata da 282 minuti. Non succedeva dal 2018. Determinante la generosità del marchigiano, simbolo del lavoro per la squadra di tutti gli attaccanti
Fermato il Crotone sullo 0-0 nonostante l’inferiorità numerica, il Perugia ha messo insieme la terza gara di fila senza gol al passivo. Non è arrivato il tris di vittorie dopo Salernitana (1-0) e Ascoli (1-0), ma la cura Cosmi sta trasformando la difesa biancorossa in un bunker. Queste le fondamenta per la risalita.
Mai in questa stagione il Grifo aveva messo tre gare in fila senza gol al passivo. La porta biancorossa è inviolata da 282 minuti (l’ultima rete è di Insigne nel successo del Benevento al Curi). E c’è di più. Per ritrovare una serie così bisogna tornare al marzo 2018, quando il Perugia di Breda vinse 4 partite consecutive con 9 gol fatti e 0 subiti (500′ di imbattibilità totali).
Tanti i fattori che stanno contribuendo all’impermeabilità del Grifo. Un mix di valori tecnici e motivazionali. Il ritorno di Angella a pieno regime ha indubbiamente generato solidità per tutto il reparto, permettendo anche di mettere a posto ogni tassello difensivo nel 3-5-2 di Cosmi.
Se il centrale è il simbolo delle ritrovate qualità di lotta nell’uno contro uno, Federico Melchiorri, nel match contro il Crotone, si è trasformato in “difensore supereroe”, attaccante in grado di giocare a tutto campo (Le pagelle di CalcioGrifo) e primo filtro della fase di non possesso.
Il bomber di Treia ha vestito i panni del trascinatore fondendo intelligenza tattica, spirito sacrificio e qualità tecniche. Con la generosità contagiosa di Melchiorri ogni grifone farà quella “corsa in più” sempre determinante per arrivare oltre i naturali limiti.