Dopo il ko di Cittadella il tecnico del Grifo ha analizzato le discutibili decisioni dell’arbitro Illuzzi e in particolare la valutazione del primo penalty: “Le immagini confermano la sensazione avuta in campo”
Il Perugia è uscito sconfitto dal Tombolato, il Cittadella è passato con due penalty realizzati da Diaw e per Serse Cosmi, fra le componenti che hanno determinato il risultato, ci sono le valutazioni della squadra arbitrale diretta da Illuzzi di Molfetta.
“Ho rivisto l’azione del primo rigore – ha detto il tecnico del Grifo nel dopo gara -, dal campo ho avuto una sensazione che le immagini hanno confermato”. Per Cosmi l’intervento del capitano biancorosso era fuori dai sedici metri. “Rosi ha preso posizione due metri fuori area e ci poteva anche stare il fallo. Poi superata la linea Diaw è stato bravo a cadere. L’arbitro era troppo lontano per capire con sicurezza. Andava aiutato dall’assistente che doveva essere in linea. Quell’episodio ci ha messo nella condizione di dover rimontare”.
L’analisi dell’allenatore del Perugia va ancora più a fondo. “Il secondo mi dicono che era rigore”, ha aggiunto in riferimento al fallo di mano di Mazzocchi. Però “sul primo se l’arbitro ha giudicato il fallo da rigore non capisco perché Rosi non sia stato espulso, era chiaramente ultimo uomo. E poi mi è sembrata esagerata l’ammonizione di Konate dopo un minuto. Il ragazzo è stato subito condizionato e ho dovuto toglierlo”.