Il tecnico del Perugia analizza il successo ritrovato contro la Fermana che scaccia via le paure della scorsa settimana. “Non aiuta sapere che una parte della tifoseria è contro il presidente, la disponibilità dei ragazzi è la base su cui costruire l’edificio”
La settimana della strigliata, del lavoro doppio sul campo, del confronto aperto nello spogliatoio ha portato alla reazione cercata. Il Perugia di Fabio Caserta, archiviate le cinque sberle di Mantova, è ripartito con un successo. Il 2-0 contro la Fermana è un primo mattoncino sulla nuova ricostruzione. “Siamo all’inizio – ha detto il tecnico nel dopo gara -, posso solo dire che la base è solida perché la disponibilità dei ragazzi c’è sempre stata”.
“Queste sono le fondamenta – ha precisato Caserta a Umbria Tv -, ora bisogna costruire questo edificio tutti insieme, piano dopo piano, partita dopo partita”. Era prioritario mettersi alle spalle al bufera arrivata la scorsa settimana. “Le critiche fanno parte del mio mestiere e sono consapevole che se le cose non vanno bene sono il primo responsabile. La vivo bene, certo con i risultati la vivo meglio. Sapere che una parte della tifoseria è contro il presidente non permette di lavorare serenamente ma non posso sapere quanto è successo in passato, io ho solo un’arma per far tornare il sereno: il lavoro”.
“Oggi dagli spettatori presenti è arrivato un segnale importante perché dopo appena 5 minuti hanno capito che la squadra voleva riscattarsi a tutti i costi. È stato molto bello sentire questo affetto, dobbiamo essere bravi a fare i risultati per riportare entusiasmo. Dopo la scorsa partita ho un po’ bastonato i ragazzi – ha concluso Caserta -, stavolta invece li devo ringraziare e da qui dobbiamo ripartire…”.