L’analisi del tecnico biancorosso dopo il netto successo nel derby che avvicina il Grifo alla vetta della classifica: “Avevamo tutto da perdere contro l’ultima della classe…”
La strada è ancora lunga, ma il Perugia ha fatto un altro passetto in avanti schivando varie insidie. Il successo netto (3-0) nel derby dell’ora di pranzo contro l’Arezzo chiude un mini ciclo biancorosso di 13 punti nelle ultime 5 giornate. “Avevamo tutto da perdere perché giocavamo contro l’ultima in classifica – ha detto Caserta nel post partita – e venivamo da una settimana difficile e con tante incognite per vie delle assenze e del nuovo modulo”.
“Siamo stati bravi a passare subito in vantaggio – il commento ai microfoni di Umbria Tv -, poi abbiamo avuto un calo, ma siamo riusciti a tenere e infine a chiuderla“. Il Grifo ha introdotto nel migliore dei modi il tour de force di febbraio anche se l’emergenza infortuni prosegue. “Chi arriva nelle migliori condizioni fisiche e mentali e riesce a fare più punti in questo mese si mette in ottima posizione per il rush finale, anche dal punto di vista psicologico. Ora dobbiamo recuperare energie fisiche e mentali perché questo campo e queste condizioni meteo ci portano via tantissimo”. Vano, infatti, è stato costretto a rimanere negli spogliatoi all’intervallo. “Ha avuto un problema alla caviglia, spero lieve. Ho preferito cambiarlo per evitare rischi. È un ragazzo volenteroso, che va a fare la guerra su tutti i palloni e questo è ciò che voglio da lui”.
Il mercato è ancora aperto ma le gerarchie in casa perugina sono in continua evoluzione, come hanno dimostrato le ultime gare. Falzerano è tornato protagonista con il secondo gol nelle ultime tre giornate e “ha fatto una grande partita: gli avevo chiesto di stare tra le linee per impensierire l’Arezzo e lo ha fatto bene. Sono molto soddisfatto di come sta rispondendo il gruppo. Le mie valutazioni non dipendono dal mercato ma le faccio in base a ciò che vedo in allenamento. Falzerano all’inizio ha sofferto un po’ ma l’ho sempre visto bene. Poi non l’ho schierato per una serie di ragioni, che sono figlie di valutazioni tecnico-tattiche. Lo stesso vale per Sgarbi che ora si è ritrovato titolare e invece è successo l’inverso per Kouan. Tutti – ha concluso Caserta – si devono sentire titolari e importanti“.