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Il derby di Giovanni Pagliari: “Grifo, quanto sono stato male quando non ho potuto giocare contro la Ternana”

Sfida in famiglia tra l’ex biancorosso e il fratello Dino: “La viviamo in maniera sportiva e grazie a lui ho tanti amici anche a Terni. L’anno che vincemmo il campionato la squalifica mi fece penare per cinque giorni”

Derby in famiglia. Da una parte Giovanni, ex grifone da giocatore e allenatore, dall’altra Dino, bandiera della Ternana. L’ex biancorosso conosce molto bene entrambe le realtà e ha affrontato diverse volte in carriera le Fere, battendole e salvandosi anche ai play out alla guida del Foligno. L’ex centravanti, che formava un’indimenticabile coppia-gol con Morbiducci, ha aperto il cassetto dei suoi ricordi e ha raccontato la sua vita da rivale della Ternana.

Che rapporto c’è tra lei e Dino?

“Siamo due bandiere opposte. Tre anni fa fummo protagonisti di una famosa discussione quando mi chiamò Gigi De Canio e io rifiutai la Ternana. Io ho sempre rispettato i nemici, ma amo il Perugia e sono cresciuto con il Grifo. Vivo la sfida in modo sportivo e tramite mio fratello ho conosciuto gente e ho amici ternani. Sono contento che il Perugia abbia vinto il campionato, ma anche che lo abbia vinto la Ternana in modo tale che il prossimo anno ci saranno due derby favolosi in serie B. E’ la categoria che queste città, soprattutto Perugia, meritano”

Che ricordi ha delle sfide con la Ternana?

“Ne ho giocati tre o quattro tra campionato e Coppa Italia. Nell’anno che abbiamo vinto il campionato abbiamo pareggiato entrambe le sfide. Noi eravamo primi e in casa loro facemmo 0-0. Ero squalificato perché nella sfida precedente contro il Martina Franca ero diffidato e ho ricevuto l’ammonizione. Era un derby così sentito che per quel cartellino giallo sono stato male cinque giorni”

Ha disputato 1000 partite tra la sua carriera da giocatore e quella da allenatore. Se dovesse stilare una “top 5” di match a cui è rimasto affezionato, quante di questi risalirebbero alla sua vita da grifone?

“La maggior parte. A Perugia ho vissuto gli anni più belli della mia carriera. Sicuramente ci sarebbe la famosa doppietta con il Milan che è rimasta nella storia. Poi le altre partite le sceglierei nella Serie C 1987-88, quando vincemmo il campionato con un gruppo storico che comprendeva tanti grandi grifoni tra cui Fabrizio Ravanelli. Dovrei inserire una partita dell’anno in cui vinsi il campionato a Chieti da giocatore con un gruppo favoloso e una per affetto della stagione in cui vinsi il campionato alla Maceratese

Il suo primo ricordo con il Perugia?

“Ho tanti bei ricordi. La prima cena a Castelluccio l’ho bene impressa in mente. Io e Moreno (Morbiducci, ndr.) venivamo dalla Maceratese. Nappi, Ceccarini, Frosio…ci sembrava un sogno stare con quei giocatori che prima avevamo visto solo sulle figurine. Poi mi ha colpito il carisma di Silvano Ramaccioni e Franco D’Attoma

Dove guarderà la partita?

“Domenica con la Recanatese giochiamo contro il Castelnuovo Vomano. Quindi la guarderò in tv”

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