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Monza e Perugia verso il rinvio: Alvini e i fantasmi di quel 3-0 a tavolino

Il tecnico di Fucecchio nella passata stagione perse la partita contro la Salernitana senza poterla giocare per i 18 positivi nella Reggiana

Un senso di déjà-vu. Alvini avrà ripensato a quello che gli è successo nello scorso anno leggendo che l’ATS ha prolungato la quarantena del Monza fino al 29 dicembre e quindi oltre la data del boxing day in cui il Perugia avrebbe dovuto affrontare i lombardi. Dalla Brianza scrivono che la palla passa alla Lega e che non è scontato il rinvio della partita. Anche se remote ci sono possibilità anche per una sconfitta a tavolino. Quell’esito che Alvini dovette accettare suo malgrado nella passata stagione quando era alla guida della Reggiana.

Ricostruiamo cosa era successo prima della decisione del giudice sportivo di assegnare la vittoria alla Salernitana senza giocare quella partita. Gli emiliani decimati dal Coronavirus con 22 positivi nel gruppo squadra di cui 18 giocatori il 31 ottobre 2020 non si erano presentati allo stato Arechi in quella che venne definita dal direttore sportivo granata Doriano Tosi una giornata “vergognosa per la B”. Il club inviando un’email aveva chiesto alla Lega il rinvio del match per cause di forza maggiore appellandosi all’articolo 55 delle Noif, norme interne federali. Il 13 ottobre però tutte le squadre avevano approvato il comunicato che introduceva il jolly: un bonus da utilizzare valido per una sola partita se non si dispone di un numero congruo di calciatori. La Reggiana aveva già rinviato il match del 24 ottobre contro il Cittadella a causa del Virus. Quando il 31  gli emiliani con un comunicato stampa avevano ufficializzato il forfait erano quasi le 14, la Salernitana era già in albergo e avrebbe poi raggiunto lo stadio per scendere in campo e infine rientrare negli spogliatoi.

All’epoca Massimiliano Alvini nella sua pagina Facebook si era schierato pubblicamente contro la decisione della Lega: “Stiamo vivendo ore paradossali: parlo dal mio letto, dopo 12 giorni di quarantena, e domani dovrei essere in panchina a Salerno. Mi sembra incomprensibile che il Presidente della Lega di B non abbia ancora deciso di rinviare la partita. Personalmente credo che la decisione andrebbe contro i principi di lealtà sportiva e solidarietà, contro l’atteggiamento fondamentale per superare le criticità del momento”. A Perugia in questi mesi abbiamo imparato a conoscere il tecnico come persona coerente e dotata di sani principi. Il regolamento questa stagione è cambiato: è stato eliminato il jolly e le decisioni vengono prese dalle ASL. Viene comunque facile pensare che un anno dopo, passato dall’altra parte, la sua posizione rimanga invariata e che se potesse voterebbe per il rinvio della sfida.

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