L’allenatore del Grifo dopo l’eliminazione dai play off al Rigamonti, causata anche da scelte arbitrali incomprensibili. “Non sono appagato, il meglio del venire…”
“Dispiace non aver regalato una settimana di pura passione a questi tifosi”. Massimiliano Alvini, tra interviste e conferenza stampa, non riesce a scrollarsi di dosso l’amarezza per l’interruzione anticipata di un percorso esaltante. Il Perugia è uscito a Brescia nel turno preliminare dei play off ma ha dimostrato di avere le carte in regolare per giocarsi la promozione.
Il Rigamonti è stato di nuovo letale. Nel girone di ritorno della regular season il Perugia si era visto soffiare di mano tre punti da scelte arbitrali ‘fantasiose’, nel momento in cui il Grifo era anche agganciato al treno del secondo posto. Nel turno preliminare dei play off, oltre due mesi dopo, la vittoria del Brescia (3-2) è stata macchiata da nuove ombre. “A febbraio ero rimasto deluso e ho esternato cose come non avevo mai fatto in 21 anni di carriera – ha detto Alvini in conferenza stampa -. Oggi non ci voglio ritornare sopra, a fine primo tempo ero nervoso ed è una cosa che non mi appartiene. Siamo stati penalizzati oltremisura”.
L’arbitro del delicato confronto “Francesco Fourneau ha fatto un percorso da lontano insieme a me e ci sta. Sicuramente sul gol di Santoro ha fatto una chiamata errata. È chiarissimo, non si vada a dire una cosa diversa. Alla fine ha vinto il Brescia, merito a loro. Il Perugia c’è stato”.
“È l’apice della mia carriera? Non mi interessa, volevo andare avanti. Ci saranno altre partite importanti come queste per crescere”. In corsa per la A restano Pisa e Benevento e Monza e Brescia. “Da toscano non nego che spero il Pisa possa arrivare in fondo, ma auguro a tutte e 4 di raggiungere l’obiettivo. Il Perugia c’è andato vicino ed esce a testa alta. Non sono appagato, il meglio deve ancora venire…”.