Dai quotidiani locali: le soluzioni-tampone per contrastare il crollo dei ricavi dopo la retrocessione. Gli elementi della Primavera sono una buona base da cui ripartire
Per contrastare in minima parte l’autentico “bagno di sangue” economico che lo aspetta dopo la retrocessione, a prescindere da chi dovesse arrivare (o rimanere) alla guida della società il Perugia non potrà che opporre soluzioni-tampone. Lo scrivono i quotidiani locali, Il Messaggero, La Nazione ed Il Corriere dell’Umbria. Per soluzioni-tampone si intendono la linea verde nella scelta dei giocatori, la cessione di qualche pezzo pregiato tra i 19 giocatori di proprietà (Santoro, Kouan, Sgarbi) e la riduzione del monte-ingaggi, tra incentivi all’esodo e buonuscite che la società biancorossa sarà costretta ad accollarsi per convincere a partire chi tra i tanti di proprietà non rientrerà nel nuovo progetto sportivo.
La necessità di adottare la politica del minutaggio dei giovani diventa stringente, trattandosi di una delle poche possibilità di avere voci in entrata. Le nuove regole appena varate dalla Lega Pro vanno tra l’altro proprio a rafforzare la premialità sull’impiego dei giovani provenienti dal Settore Giovanile. Il Perugia in questo senso con i vari Moro, Cicioni, Seghetti, Sulejmani, Baldi Leon e Giunti della Primavera ha una buona base da cui ripartire.