Frizioni inevitabili al mattino per la possibile violazione del patto di riservatezza, poi rientrate. La due diligence richiede tempo, la firma è attesa per venerdì
E’ stata una giornata campale. Nel pomeriggio a Roma, negli studi Benigni&K di via Porpora, tra Villa Borghese e Viale Parioli, si sono incontrati gli imprenditori del trading di petrolio ed energia e Massimiliano Santopadre, accompagnato dal vicepresidente Cruciani, che hanno dato vita ad una lunga trattativa interrotta solo in tarda serata.
Le parti sarebbero vicine alla felice conclusione della trattativa, il rinvio sarebbe dovuto alle normali difficoltà che presenta una due diligence. I problemi più importanti erano stati risolti invece al mattino ed erano quelli relativi alla possibile violazione del patto di riservatezza. Ci sarebbero stati momenti di grande tensione, lettere di avvocati e annunci di volersi ritirare dalla trattativa. Inevitabile dopo l’uscita dei nomi da parte di una testata locale nella giornata di mercoledì. Ma alla fine tutto è rientrato e si è potuto riprendere il dialogo.
Venerdì è atteso il closing e potrebbe dunque iniziare una nuova era per il calcio a Perugia. Come anticipato dal Messaggero e ripreso da questa testata citando la fonte, i nuovi proprietari si presenterebbero con grandi ambizioni e volontà di investire non solo nel calcio per vincere (serie A in cinque anni) ma anche nel nuovo stadio Curi, una struttura polifunzionale i cui costi elevatissimi (130 milioni) sarebbero giustificati dall’importanza del progetto ma anche dai prezzi esorbitanti e in continua crescita del periodo guerra/post-Covid. Presto i nuovi proprietari si paleseranno, tutto sarà più chiaro e si comprenderà come e se a progetti e programmi potranno seguire i fatti.