Tanto Perugia, poco Verona. Melchiorri segna, ma sono decisivi il gol dell’ex Di Carmine, un’altra serata storta di Gabriel e il primo errore di Vido in biancorosso.
GABRIEL 5 Male. Il riscatto non c’è e aggiunge sale alla ferita di Salerno. Con i piedi è una sicurezza e fa girare il motore. Ma la punizione di Henderson non è imprendibile, parte con un pizzico di ritardo e la sfera gli piega la mano. Accusa il colpo e sul pallonetto beffardo di Di Carmine, come all’Arechi, resta sulle ginocchia. Guarda la palla, inerme, finire nel sacco. Ancora dietro la lavagna.
NGAWA 6 Dei due “carabinieri” terzini fa la parte del cattivo e diventa centrale aggiunto. Non si affaccia quasi mai oltre la metà campo, è comunque prezioso per disinnescare il tridente di Grosso (dal 70′ MAZZOCCHI 6 Aggiunge un po’ di gamba).
EL YAMIQ 6 Esplosivo nella battaglia. L’arbitro gli fischia contro la punizione del pareggio ed invece è Di Carmine a mandarlo ko con una sbracciata.
CREMONESI 6 Match sul filo della perfezione. Poi è arrivata la lettura sbagliata del cross che porta all’1-2. In realtà, però, il pallone che lascia a Di Carmine non è pulitissimo.
FELICIOLI 5.5 Il fronte mancino biancorosso è il più perforato dagli scaligeri. Un po’ per la vivacità di Ragusa, un po’ perché in fase difensiva non gira granché. È il terzino “buono” ma non galoppa come a Salerno (dal 79′ FALASCO sv).
KINGSLEY 6 Raddoppia tutti davanti alla difesa e manda in crisi gli uomini di Grosso perché è una scheggia impazzita e imprendibile in ripartenza. Almeno fino all’intervallo. Poi qualche pasticcio di troppo.
VERRE 6.5 Schiaccia il tasto “play” e il film biancorosso è ancora accattivante ma senza lieto fine. Uno, massimo due tocchi per far ripartire la trama dei grifoni con lucidità. La pressione dei padroni di casa è asfissiante e alza l’asticella della difficoltà. Qualche imprecisione ci sta ed è annebbiata dall’eleganza (dall’86’ BIANCHIMANO sv).
MOSCATI 6 Solito dinamismo. È pronto anche a mettersi in trincea. Nel finale cerca l’invenzione con la traiettoria buona per la doppia “testata” di Dragomir che sbatte sul portiere.
DRAGOMIR 6 Per la manovra veronese è un vero rompiscatole. Affoga il cuore del gioco gialloblu nel primo tempo e ruba il pallone del vantaggio. La tecnica esce alla distanza e nella ripresa disegna tante cose interessanti. Gli manca il colpo del ko ma c’è molto di Silvestri che “miracoleggia” sul doppio colpo di testa.
VIDO 5.5 Fa (quasi) tutto benissimo. I movimenti sono illuminanti, i piedi sono illuminati. L’assist di prima per Federico sembra il prologo di una serata fantastica. L’ennesimo gioco di prestigio che lo porta sul dischetto è il premio alla prestazione. Però, dopo due rigori centrati, questo errore pesa. Più sul morale che sulla classifica. Prima stecca con il Grifo.
MELCHIORRI 7 Alla vigilia Nesta aveva chiesto ai suoi di “uccidere” l’avversario moribondo. Il capitano è l’unico della serata ad avere lo spirito del raffinato killer. Nel “lob” che accarezza la traversa e si infila in rete per il vantaggio c’è tutta la potenza e la tecnica di una partita ad altissima intensità. La seconda rete non arriva per questione di centimetri.
NESTA 6 Altra gara preparata bene, di grande personalità e altro passo in avanti dopo Salerno, considerata la portata dell’avversario. Ma è pure un’altra partita che finisce nel cassetto con scritto “zero punti”, nonostante un pari gli sarebbe stato quasi stretto. E questo pesa. L’ingresso di Bianchiamo non incide perché il suo Grifo non sa calciare lungo.