Demonizzati da tutti, per il mondo in cui venivano ordinati dal presidente Gaucci, in fondo quei momenti di aggregazione sono fra i ricordi più divertenti per chi li ha vissuti. E l’ala – che domenica sera sarà al Curi – lo conferma.
“Il gruppo è importantissimo“, dice Rocco Pagano in una intervista al Messaggero Umbria, in vista di Perugia-Pescara. “Noi, con Cornacchimi, Giunti, Goretti e Gattuso eravamo molto uniti e tutto diventava più semplice, le prime volte che andavamo in ritiro prima ci arrabbiavano poi alla fine ci stavamo bene, l’importante era raggiungere i risultati ed eravamo compatti“.
“Gaucci era impulsivo, dopo una sconfitta diventava furibondo, poi però in ritiro si mostrava generosissimo, ci mandava il pesce a metà settimana e c’era baldoria, era uno che ti massacrava quando doveva, ma poi ti elogiava… oggi molte cose sono cambiate però non riguardano solo i club, anche i tifosi, a Pescara ad esempio ci viene meno gente rispetto al passato, contro l’Ascoli un tempo era una sfida molto sentita, la scorsa settimana invece lo stadio era semi vuoto, so che un cosa simile riguarda anche Perugia, io ricordo quando al Curi in C1 c’erano ventimila persone a seguirci“.