L’attaccante del Perugia ha spaziato fra i suoi maestri ai microfoni di Dazn: da Inzaghi a Nesta, passando per Ibra e Gasperini.
Buon compleanno, Luca Vido. L’attaccante del Grifo è nato il 3 febbraio 1997 e festeggia in biancorosso. All’interno del Museo del Perugia si è raccontato ai microfoni di Dazn, che ha realizzato un ciclo di interviste “perugine” (qui Verre) e fatto sfidare i grifoni con il pallone da football.
Curioso come Nesta, uno dei più grandi difensori di sempre, sia chiamato a plasmare un numero 10 come Vido. “Certo che può migliorarmi – spiega –, ha giocato con i più grandi attaccanti. Poi sono stato allenato anche dai suoi ex compagni Inzaghi e Brocchi, li ho conosciuti un po’ tutti per ruolo. Mi hanno aiutato a crescere sotto ogni punto di vista”.
Durante il percorso con la Primavera del Milan, oltre agli allenatori, uno è stato il faro in prima squadra di Vido. “Da allora Ibrahimovic è il mio riferimento. Ha sempre fatto la differenza. Strano il paragone fra noi? Solo perché lui è moro e io sono biondo”, scherza l’attaccante del Perugia che ammette. “Nel 2011 facevo più fatica, oggi riuscirei a presentarmi”.
Altro maestro della panchina, all’Atalanta, è stato Gasperini. “Un allenatore che punta tanto su fisicità e aggressività. Dal punto di vista tecnico non vuole sempre il gioco di prima ma due tocchi e la palla sui piedi”.
Il pallone ha accompagnato Vido ogni giorno in questi 22 anni. “Mia mamma mi diceva di fare anche un altro sport. Ho provato con il nuoto ma sono durato 2 settimane. Allora ho scelto il calcetto. Così facevo 3 giorni allenamento di calcio e 2 di calcetto. Poi – conclude Vido – il sabato la partita di calcio e la domenica quella di calcetto. Tutti i giorni con la palla”.