Il tecnico prepara il debutto della sua squadra: “Loro forti, noi però vogliamo conferme”
Il Chievo ricomincia da Michele Marcolini. L’allenatore spiega il primo ostacolo, il nuovo Perugia di Massimo Oddo: “Andiamo a Perugia con il cartello ‘lavori in corso’ attaccato addosso. Abbiamo tanti giovani e siamo ancora un’incognita. Ci mancano tanti tasselli, ma i ragazzi mi hanno dato risposte molto positive. Siamo una realtà diversa e dobbiamo essere bravi a riconquistare i nostri obiettivi”, spiega a TgGialloblu.
Marcolini e l’emozione dell’esordio: “Esordio importante, sognato e fortemente voluto. Dopo sei anni di buona gavetta, sono contento di poter approdare in questa categoria e soprattutto di poterlo fare con questa squadra. Bisogna dare tutto. Speravo che il Chievo rimasse in A, ma così sono ancora più motivato. Sono sempre riuscito a creare un gruppo solido in ogni società in cui sono andato, voglio che l’unione faccia la forza. A livello tattico, invece, voglio aggressività, ma sempre con il giusto equilibrio”.
I punti fermi da cui ripartire. Cesar in difesa, Semper in porta, ma soprattutto Pucciarelli in attacco, di nuovo al centro del progetto ‘Chievo’: “Ho sempre cercato di coinvolgere tutti. Il giocatore è importante, ma la persona ancora di più. Non siamo tra le favorite, ma non mi preoccupa perché faremo parlare il campo. E’ un ragionamento giusto perché la stampa sta aspettando che qualcosa venga definito. Non ci servono titoli, ma concretezza, punti e risultati da portare a casa. Favorite? Empoli, Frosinone, Benevento, Perugia”.