L’attuale tecnico ha fatto tre punti in più, disputando però una gara in più. La differenza, nel giudizio della società, la fanno la rosa e il campionato.

Dall’analisi del rendimento del Perugia nell’anno solare 2019 emerge un interessante paragone fra i due tecnici che hanno guidato i biancorossi: Massimo Oddo e Alessandro Nesta.

Sulla carta, lo score è sostanzialmente identico: dei 51 punti totalizzati nel 2019, 27  sono stati realizzati da Oddo e 24 da Nesta, che ha però una partita in meno.

Eppure, per il primo si prepara l’esonero mentre per il secondo ci fu il tentativo di rinnovo, poi vanificato dalla sua decisione di andar via. Come mai questa differenza?

Innanzitutto per il valore e la competitività della rosa: vero è – come pure ha sottolineato Oddo in una recente conferenza – che nel girone di ritorno la formazione base di Nesta era molto simile a quella di oggi, con il solo innesto di Di Chiara e Iemmello; ma è pur vero che quegli stessi giocatori Oddo li ha avuti per tutta la preparazione estiva mentre Nesta se li è ritrovati a gennaio, a campionato in corso.

Poi c’è un’altra componente: la competitività della serie B. A Pian di Massiano sono convinti che quello di quest’anno sia un campionato che – tolto il Benevento – è più livellato verso il basso, un campionato in cui quindi questo Perugia potrebbe recitare ben altro ruolo rispetto a quello che al momento lo vede arrancare ai margini della zona playoff.

Queste due considerazioni, unite ad altri fattori (la gestione di alcuni elementi – Falcinelli su tutti – e ipoteticamente anche alcune dichiarazioni “fuori posto”) hanno portato alla situazione attuale, con un esonero che, ad oggi, appare scontato.

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