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De Maria in smart working per tenere “caldo” il Perugia

“Proviamo a metterci una toppa ma per allenare il calcio bisogna fare calcio”. Il preparatore atletico dello staff di Cosmi racconta gli strani giorni dell’emergenza coronavirus: “Ai ragazzi invio video giornalieri”

Serve la sfera di cristallo per capire come potrà rinascere la stagione sportiva e, se ci sarà un nuovo punto di partenza, gli staff tecnici avranno bisogno di tirare fuori delle vere magie per tenere alto il rendimento fisico.

Il Perugia e Serse Cosmi si affidano a Manuel De Maria, diventato fedelissimo del tecnico ponteggiano dalla straordinaria annata di Trapani e ora a capo dei preparatori biancorossi. Romano doc, De Maria sta vivendo a Perugia, insieme alla compagna, l’isolamento per l’emergenza coronavirus.

Anche il calcio è in modalità smart working. “Non mi annoio – dice il preparatore del Grifo -, le mie giornate scorrono preparando le sedute per i calciatori. Mi alleno creando i video dimostrativi che poi invio ai ragazzi insieme alle schede di lavoro. Si tratta comunque di programmi per non far scemare lo stato di fitness. Il calcio è una cosa seria, non si può allenare da casa. Al massimo mettiamo una toppa”.

La stagione resta appesa alla speranza di ripartire e, in un contesto così unico, diventa ancor più determinante la condizione in cui si ripresenteranno le squadre. “Sarà un mini torneo e una grande sfida perché la classifica è delineata ma tutti ripartono da un punto zero: dovremo proporre carichi graduali e specifici”. De Maria spiega anche che “già da febbraio, secondo i nostri parametri, i ragazzi erano in uno stato di forma ottimale”. Ora “per gli adattamenti ci vogliono da 15 a 21 giorni, speriamo di ripartire da dove abbiamo interrotto”.

De Maria, 32 anni, guida lo staff di preparatori composto da Andrea Arpili, Luca D’Angeli, Matteo Valeri e il “riatletizzatore” Gianluca Carboni. Con Cosmi il rapporto è nato nella stagione magica di Trapani (2015-16) per poi proseguire ad Ascoli e Venezia. Laureato in Scienze Motorie, il professore biancorosso vanta una proficua esperienza di 7 anni nel settore giovanile della Lazio. Ha vinto anche una Coppa Italia Primavera con Simone Inzaghi e ha collaborato con la prima squadra dell’allora tecnico Petkovic.

Tanti i grifoni che danno risposte importanti. “Ognuno ha la sua eccellenza. Ad esempio, è vero che Falcinelli fa 13 chilometri a partita, poi magari Falzerano e Nicolussi sono al top per indici di forza”. È comunque “di squadra” il metodo di lavoro dello staff di Cosmi perché “non c’è separazione tra atletica e tattica, cerchiamo di allenare il calcio facendo calcio”. Il protagonista è unico. “Lavoriamo solamente con la palla”.

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