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Coronavirus, Ignozza: ‘Al lavoro per scongiurare la chiusura delle nostre realtà sportive’

Dal presidente del Coni Umbria un commosso ringraziamento al Perugia per le sue iniziative di solidarietà, quindi l’appello: ‘Ad atleti, tecnici e dirigenti della regione chiedo di non mollare, so che sapranno essere d’esempio’

Il momento storico che vive il Paese e quindi anche l’Umbria richiede sensibilità,  ma soprattutto rispetto delle regole affinché le difficoltà si possano affrontare in modo coeso. Da quest’ottica non si discosta il mondo dello Sport con le sue innumerevoli competizioni e con i suoi moltissimi atleti di ogni disciplina.

Abbiamo voluto allora intervistare il presidente del Coni Umbria,  Domenico Ignozza, giunto ai vertici regionali dopo essere stato presidente del comitato provinciale CONI di Perugia. Un personaggio, insomma. Un uomo di Sport che ha ben chiari gli obiettivi e le problematiche che possono coinvolgere un mondo soggetto a mille interferenze.

“Il movimento sportivo ha reagito in modo “sportivo” seguendo le regole, come ogni sportivo è abituato a fare, e rispettando le indicazioni che il Governo, il Coni, le Federazioni hanno di volta in volta emanato – precisa subito Ignozza -. Come tutti, anche lo Sport sta vivendo un momento particolarmente difficile, la forzata chiusura delle attività ha inciso in modo negativo non solo sull’umore dei singoli atleti ma sta avendo conseguenze importanti anche sull’intera organizzazione sportiva regionale che si troverà ad affrontare problematiche fino ad oggi sconosciute. La vera, più dura emergenza, in assenza di aiuti concreti da parte delle istituzioni, sarà quella che il movimento sportivo dovrà affrontare per la riapertura delle attività quando si faranno i conti con il calo degli iscritti, che certamente si registrerà, e con il problema economico che metterà a dura prova soprattutto la sopravvivenza delle piccole società, di cui la nostra regione, anche per motivi geografici, è ricca”.

Analisi realistica quella del presidente del CONI Umbria. E come sta reagendo il mondo dello Sport umbro a questa grave situazione che ha bloccato tutti i comparti e sta diventando un’autentica emergenza?

Scongiurare la non apertura o addirittura la chiusura di queste realtà sportive è il compito più importante e difficile che spetterà alle istituzioni civili e sportive, non farlo significherebbe impoverire il territorio di presidi che non sono solo sportivi ma anche e soprattutto sociali. Sono, però, convinto che ancora una volta gli sportivi sapranno essere d’esempio e che i tantissimi dirigenti, tutti volontari, sapranno trovare nella missione che lo Sport gli ha affidato la forza per far tornare il nostro movimento sportivo a primeggiare”.

Quale invece la sua considerazione sul mondo del Calcio?

“Il mondo del Calcio rappresenta la maggior parte dello sport umbro – precisa Ignozza – e quindi i disagi sono molto più evidenti, amplificati se confrontati con le altre realtà sportive. Il Calcio ed i suoi atleti, soprattutto i grandi campioni che questa disciplina riesce ad esprimere, sono consapevoli di giocare una partita particolare. Gli atleti che praticano “lo sport più bello del mondo” sono coscienti dell’importante ruolo che ogni giorno sono chiamati a recitare. Sono atleti che sotto la direzione di dirigenti e tecnici illuminati vivono ogni giorno sui campi da Calcio i grandi valori dello Sport e sanno, visti i numeri del calcio giovanile, soprattutto che devono essere d’esempio agli altri giovani. In questi momenti di difficoltà devono dimostrare quanto importanti siano gli insegnamenti derivanti dal calpestare un campo da Calcio e quanto ancora più importante sia vivere lo “spirito dello spogliatoio”. Ai nostri giovani atleti del Calcio, ai loro dirigenti, ai tecnici, ai tantissimi volontari che esprimono al meglio la volontà di mettersi a disposizione delle nuove generazioni, dico solamente di continuare a vivere la loro vita nei valori che “Sport” insegna. Sono i valori veri, quelli in cui credere, quelli che li faranno diventare, prima che campioni di “Sport”, campioni nella vita!”

Tantissimi atleti professionisti hanno preso coscienza della gravità economica e sociale  che vive il Paese e quindi stanno riducendosi gli ingaggi. 

“I grandi atleti sono capaci di grandi gesta, gli atleti professionisti, cominciando da quelli del Calcio, hanno ben presente il momento tragico che lo Sport in generale sta attraversando e, prendendo coscienza di ” godere di qualche privilegio”, hanno voluto dare un segnale che assume grande valenza per tutta la società. Ho grande rispetto ed apprezzo il segnale che atleti di fama mondiale e non hanno voluto lanciare ad un mondo, quello sportivo, dove convivono tante anime e dove, in questo momento ad esempio, stiamo assistendo alla corsa, a volta affannosa, da parte dei collaboratori sportivi per poter fruire di un piccolo, irrisorio se paragonato a quanto producono, contributo da parte del Governo. Sono stato colpito positivamente da quanto fatto con ampio risalto da parte dei mezzi di comunicazione anche mondiali ma ad essere sincero ciò che più ho apprezzato in questi giorni sono due importanti esempi avuti da parte delle nostre due maggiori realtà calcistiche regionali: la Ternana ed il Perugia Calcio”.

 Lo sostiene con enfasi ed emozione.

“Non posso non apprezzare, quale rappresentante dello Sport umbro, il gesto messo in atto dai calciatori del Perugia, che personalmente hanno voluto dimostrare la loro vicinanza ai tifosi della squadra chiamandoli direttamente a casa ed informandosi della loro salute. Un gesto di amicizia, di vicinanza, di solidarietà in un momento difficile, che rimane nel cuore di ognuno che ama lo Sport ed in particolare il Calcio. E come non riconoscere al presidente Bandecchi il grande gesto di solidarietà che ha portato, con l’aiuto dei meravigliosi tifosi ternani, alla donazione di una cifra considerevole all’azienda ospedaliera di Terni, in prima linea nel combattere questa pandemia. Parimenti non si può ignorare l’azione – aggiunge Ignozza – che dirigenti e calciatori della Ternana hanno realizzato nel mettersi a disposizione dei più bisognosi della città distribuendo pacchi contenenti generi di prima necessità. Non sono piccoli gesti fatti in un momento particolare, sono grandi momenti di solidarietà, di grande slancio verso gli altri che solo gli sportivi, quelli con “S” maiuscola sono in grado di fare con la naturalezza con cui si affronta un allenamento o una partita”.

Il presidente del CONI UMBRIA chiosa “con l’auspicio che tutto, presto, possa ritornare come prima, anche se siamo coscienti che questo non potrà essere. Al mondo che ‘indegnamente’ rappresento, per adesso dico solo Grazie per come sportivamente sta vivendo questo terribile momento. I valori dello Sport in cui crediamo e che ci guidano in ogni nostra azione ci permetteranno di ritornare più forti di prima. Le Istituzioni civili e sportive con cui continuo a mantenere stretti e collaborativi rapporti, sono sicuro permetteranno al nostro movimento di ricominciare da dove abbiamo lasciato con l’intento di andare sempre più avanti. Agli atleti, ai tecnici, ai dirigenti tutti – conclude Ignozza – chiedo di non mollare, di continuare a credere in quello in cui abbiamo sempre creduto, di continuare a lavorare per il bene dei nostri giovani, per il nostro movimento sportivo, per i grandi valori dello Sport”.

Pier Francesco Quaglietti

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