Calcio Grifo
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Grifo, addio Rajkovic: storia e retroscena di un matrimonio finito (e iniziato) male

La vicenda del granatiere serbo fuggito nella notte e tornato a gennaio, poi il flop nel rendimento e la nuova fuga per la Russia alla vigilia dei playout dovuta al mancato ambientamento e… ad una clausola

Слободан Рајковић. Ovvero Slobodan Rajkovic. Il cirillico è di difficile comprensione per i tifosi del Perugia come il perugino lo è stato per lui, il centrale di Belgrado arrivato a gennaio dopo un lungo tira e molla con la società biancorossa, che si è rivelato un flop nonostante le indiscutibili qualità fisiche e tecniche di un granatiere che aveva già dimostrato ottime cose nel Palermo e militato nelle fila di prestigiosi club europei come Amburgo, Vitesse, Chelsea, Twente e Psv Eindhoven. Vero è, indiscutibilmente, che il lockdown ha fatto la sua parte in negativo per fermare la crescita di condizione di un giocatore molto pesante fisicamente e dunque bisognoso di tempo per poter entrare nei giri giusti; ma è altrettanto vero che la vicenda perugina di Rajkovic è la dimostrazione di come nel calcio gli stimoli e le motivazioni siano davvero tutto.

Nella vicenda naturalmente ha avuto un ruolo importante anche il primo voltafaccia di Rajkovic. Ricorderete, sbarcato in sede per la firma e le visite mediche, preferì filarsela nella notte richiamato (allora per la prima volta) dalla possibilità di firmare per un club russo. Poi il dietro-front, le scuse e il ritorno a Perugia, l’accordo, il contratto, le promesse. Ma in questi mesi, complice anche l’esplosione del covid-19, Rajkovic non è riuscito assolutamente ad ambientarsi. Anzi. Al campo lo si vedeva spesso imbronciato, scontroso, addirittura nervoso. Al suo attivo ci sono state soltanto 12 presenze, spesso abbastanza impalpabili è sicuramente mai determinanti dal punto di vista della personalità che gli si chiedeva un reparto difensivo, quello di Cosmi, che ne aveva bisogno come il pane a causa dei continui infortuni.

Il giorno del suo ritorno al posto di Serse, Oddo deve avere pensato: ‘Finalmente posso allenare anche Rajkovic’, che aveva atteso a lungo prima dell’esonero per il salto di qualità. E invece no, ecco il nuovo colpo di scena, ecco l’addio stavolta definitivo. Rajkovic ha rescisso il contratto con il Perugia e se ne è volato finalmente in Russia, dove lo attendeva un contratto pronto con la Lokomotiv Mosca. Alla faccia dei play out, disinteressandosi totalmente della possibilità di aiutare i compagni nelle due partite più importanti della stagione, quando sarebbe bastato aspettare pochi giorni. Sin qui, storia nota.

Il retroscena è il seguente: nel contratto stipulato a gennaio con il Perugia, il difensore serbo aveva preteso che venisse inserita una clausola: quella di essere lasciato libero immediatamente qualora fosse arrivata un’offerta da parte di un club di serie A, non importa di quale campionato. Così è stato, addio Slobodan. Anzi, addio Слободан Рајковић. La conferma di un matrimonio nato male e di un divorzio che, non ce ne voglia Rajkovic, arriva davvero senza rimpianti.

Subscribe
Notificami
guest

13 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

I supporter coinvolti dal provvedimento si erano resti protagonisti del lancio di seggiolini e fumogeni...
Rimane in auge l'obbligo di vendita ai tifosi fidelizzati e per questo OA ha presentato...
Nei 30 precedenti allo stadio Renato Curi sono arrivate 17 vittorie biancorosse, 12 pareggi ed...

Dal Network

  Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio,...

  Il mondo del calcio si appresta a introdurre un cambiamento regolamentare di potenziale portata...

  Si chiude la sessione invernale di calciomercato. Ecco le ufficialità dei club della Serie C. Tra...

Altre notizie