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Grifo, senti Caserta: “Non sono qua per nascondermi. Rosa competitiva per un buon campionato”

Il tecnico nella conferenza alla vigilia della partita contro il Cesena ha commentato il mercato in cui “la società ha fatto sforzi per mettermi a disposizione due giocatori per ruolo”. Sull’avversario: “Sarà una partita tosta, ma la squadra è in forma”

Fabio Caserta nella vigilia della partita contro il Cesena ha presentato il match che si giocherà al Curi: “Attaccano bene la porta e costruiscono da dietro. Sarà una sfida difficile”. Il tecnico ha espresso il suo giudizio sulla finestra di mercato che si è chiusa lunedì: “Finalmente è finito perché le voci ti condizionavano un po’. Conterà quello che faremo sul campo. Sono contento della rosa a disposizione”. Caserta ha anche delineato le caratteristiche del suo Perugia ideale: “Dobbiamo sempre aggredire alto l’avversario e costruire da dietro. Sarà importantissimo il gruppo”

Che partita si aspetta dal Cesena?

“Forse sono stati sfortunati in qualche episodio nella partita precedente. Però va affrontata con la giusta attenzione perché è un avversario forte. Attacca bene la porta e costruisce da dietro. Sarà una partita difficile, ma credo che la nostra squadra possa giocarsela”

Quali sono le condizioni di Melchiorri dopo la partita contro l’Arezzo?

“C’è stata tantissima paura, ma fortunatamente non è stato nulla di grave. Credo sarà a disposizione domani e poi valuterò se schierarlo o no. Dal campo ho avuto molta paura perché è stato un brutto scontro, ma per fortuna è andata bene”

Che cosa si può fare con questo Perugia?

“Il mercato fortunatamente è chiuso perché le voci di qualche giocatore che doveva andare via fino alla fine ti condizionavano un po’. Ora toccherà a noi fare bene sul campo. Noi dobbiamo lavorare bene come stiamo facendo”

Non nasconde un po’ le ambizioni con questa risposta?

“Non mi piace nascondermi e non c’è ne motivo. Penso che alla fine conta quello che fai in campo e non quello che fai sul mercato. Penso che sia una rosa competitiva e sono contento di averla a disposizione. Cercherò di far sentire tutti partecipi perché prima di tutto viene il gruppo. Sono molto fiducioso di quello che mi hanno fatto vedere questi ragazzi fino ad ora perché per me conta in primis l’aspetto umano. Sono venuto a Perugia non per fare un campionato anonimo o guardare la salvezza, ma per fare un cammino importante. Il mio primo obiettivo è la partita di domani. Poi partita dopo partita potranno arrivare altre cose”

La rosa è completa in ogni reparto o può mancare ancora qualcosa?

“Siamo ripartiti con delle difficoltà. Non era facile neanche per la società che ha fatto sforzi dopo una retrocessione per mettere a disposizione dell’allenatore due giocatori per ruolo come ho sempre chiesto. L’abbondanza può essere un bene ed un male: puoi scegliere tra diverse opzioni, ma quando tanta gente rimane fuori possono esserci i malumori. Conterà moltissimo il gruppo e chi non gioca in quel momento deve comunque essere positivo nei confronti del compagno. Penso che tutti gli elementi mi serviranno”

Ha avuto la sensazione che il gruppo ci creda veramente?

“I primi tre giorni sono stati davvero difficili perché le scorie sono state importanti da mandare giù. Io penso che ogni singolo giocatore ha preferito non parlare perché dopo un’annata negativa non ha senso. Ora hanno voglia di riscatto e di far bene. I tifosi quando vedono una squadra che lotta dal primo all’ultimo secondo, anche chi è rimasto per cancellare la scorsa stagione (vedi Kouan), lo apprezza. E’ un segnale positivo e vedo che il gruppo sta lavorando bene ed ha fiducia”

L’identità che vuole dare è una squadra aggressiva sui portatori di palla e che costruisce dal basso?

“A me piace sempre essere aggressivi ed aggredire in avanti l’avversario. Io voglio che quando possibile la squadra costruisca sempre da dietro. Ci sono i momenti in cui bisogna calciare lungo, ma a me piace costruire da dietro ed aggredire l’avversario per riprendere subito il possesso. Siamo ancora all’inizio e siamo partiti in ritardo. Non abbiamo ancora i novanta minuti, ma bisogna cercare di arrivarci seguendo sempre quest’idea. Contro l’Arezzo credo che gli ultimi venti metri dovevamo fare la scelta giusta e spesso non l’abbiamo fatto. Ma penso che alla terza partita sia normale”

Nelle ultime stagioni il Perugia ha sempre fallito la prova del nove. Come reputa il gruppo questa stagione a livello mentale?

Per quanto riguarda l’aspetto mentale, non è subito facile avere la squadra come la chiedo io. Non bisogna pensare che dopo due partite fatte bene sia tutto facile. Anzi la cosa più difficile è mantenere alta l’attenzione. Ma non voglio neanche pensare che dopo due risultati positivi la squadra si senta già brava. Non voglio più pensare all’anno scorso in positivo o negativo. Questo è un nuovo anno, un nuovo campionato e dobbiamo avere una nuova mentalità”

Possiamo reputare il gol in mischia di Kouan l’espressione di questa categoria?

Attacchiamo con tanti uomini l’area avversaria, quindi quell’azione non è casuale. Anche la traversa presa di testa e il cercarsi di farsi trovare sempre nel punto giusto dimostra che le mezzali attaccano l’area come gli sto chiedendo. E’ importante non la categoria, ma il modo di attaccare la porta”

Farà qualche calcolo a livello di turnover o sfrutterà i 5 cambi per ripetere l’ultima formazione?

“Domani voglio vedere chi ha recuperato al 100%. Qualcosa cambierò. Servirà dare continuità facendo una selezione che può cambiare anche nelle partite avendo una rosa equilibrata e competitiva in ogni reparto. Ma la cosa più importante è avere i giocatori al 100% con la condizione fisica. Penso alla partita di domani, ma dovrò considerare sia quella di lunedì che quella di domenica per il recupero fisico”

 

 

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