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‘Subito interventi sul prato del Curi. Tornerà ad alti livelli’

Dopo Perugia-Parma intervista de La Nazione all’amministratore dell’azienda che cura il manto erboso: ‘Siccità, scarsità d’acqua e materiale introvabile i motivi del problema, a fine novembre tornerà come nella passata stagione’

A Parma lo hanno definito ‘un campo di patate’, strumentalizzando le condizioni del prato del ‘Curi’ anche per giustificare il pareggio della corazzata emiliana contro il Perugia. Ma non si può disconoscere il fatto che lo stato del manto erboso dello stadio perugino, un tempo il più bello d’Italia, ha davvero stupito in negativo e anche in maniera piuttosto inattesa a tutti i livelli. La Nazione Umbria, nell’edizione odierna, è andata a scavare per comprendere le motivazioni di questa partenza ‘ad handicap’ considerando che in altre stagioni e altre situazioni (Cosenza) un gap del genere in passato è costato anche la vittoria a tavolino alla squadra di casa.

Alla fine della stagione scorsa, il terreno di Pian di Massiano si è piazzato quinto tra i campi della B. Ma i primi quattro erano campi nuovi – ha spiegato l’avvocato Matteo Giambartolomei, amministratore unico di Umbraflor, azienda vivaistica cui è affidato l’appalto della cura del terreno del ‘Curi’ dal giugno 2021 -. Il terreno del Curi non è mai stato bello a settembre nelle prime giornate di campionato, figuriamoci ad agosto e con il caldo africano delle settimane passate. Due sono stati i fattori che hanno portato a questa situazione: il caldo sopra i quaranta gradi, l’enorme siccità e la scarsità d’acqua di cui è a conoscenza anche il Comune. Questo problema lo hanno avuto la metà dei campi di serie B e anche di serie A. Il fatto è che il nostro problema si è evidenziato tardi, per ultimi rispetto agli altri e per ultimi abbiamo cercato il prato, introvabile in Italia perché nel frattempo hanno rizollato mezza serie A e mezza B’.

Umbraflor non è però certo rimasta con le mani in mano, la soluzione è già individuata: ‘Questa settimana verrà sostituita la zona di prato davanti la tribuna, la più compromessa. Dopo la partita con il Bari, verrà fatta una nuova semina come da programma, si rigiocherà il 10 settembre e dopo ci saranno tre settimane di stop durante le quali verranno fatto le lavorazioni richieste. Confido che per fine novembre avremo un Curi come a marzo-aprile della passata stagione. Lo riporteremo ad alti livelli’.

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