Ecco gli scenari che si aprono dopo la clamorosa sentenza del tribunale amministrativo del Lazio. Il ruolo presente e futuro della società biancorossa che ha sostenuto con forza la B a 19 ma che in caso di ritorno a 22 non si strapperà i capelli
Sono in molti a chiedersi ora cosa accadrà, se la Serie B tornerà davvero a 22 squadre dopo tutto il bailamme di questa estate e con tutto quello che ne conseguirebbe, e quale sarà il ruolo del Perugia – dopo che Massimiliano Santopadre è stato tra i principali sostenitori della B a 19 – nel nuovo panorama calcistico che si sta formando dal giorno dell’elezione di Gabriele Gravina sulla poltrona della Figc in avanti.
Difficile per ora rispondere alle prime due domande, possibile abbozzare qualche considerazione in merito alla terza. Perchè è evidente che a questo punto le sorti degli attuali campionati (e format) di Serie B e Serie C sono delineate, anche se questo comporterà un clamoroso guazzabuglio nella ricompilazione dei calendari. All’Assemblea di Lega di giovedì, in ogni caso, Gravina annuncerà di non avere alcuna intenzione di continuare sulla strada dei ricorsi, accetterà la B a 22 (oppure a 20…) e provocherà, crediamo inevitabilmente, le prime crepe nel suo inizalmente larghissimo consenso. D’altro canto nel calcio nulla avviene per caso. E non è stato certo un caso se dopo un lunghissimo periodo di stallo e di rimpalli nei tribunali, all’improvviso Gravina è stato eletto e due giorni dopo, come per incanto, è arrivato il pluririmandato accoglimento dei ricorsi da parte del Tar del Lazio.
E siamo al Perugia. La situazione è piuttosto semplice. La società di Pian di Massiano non si sente coinvolta nè primattrice del bailamme generale. Santopadre si è limitato a concedere il suo appoggio a Balata e Lotito (che pare avrà un importante ruolo di coordinamento nell’ambito del nuovo Consiglio Federale di Gravina) per tentare di anticipare una riforma dei campionati ritenuta ancor più urgente che necessaria di fronte ai club di calcio agonizzanti e destinati a cadere come mosche estate dopo estate.
Parlando fuori dai denti, se dal bilancio del Perugia verranno a mancare a fine stagione i previsti 6-700.000 euro in più che sarebbero entrati con il format a 19 per i maggiori introiti della mutualità e dei diritti televisivi, pace. Si comprerà un giocatore in meno e se ne cederanno un paio a gennaio, perchè la ‘sostenibilità’ è e resterà la stella cometa della società biancorossa. Quanto ai rapporti con il cosiddetto Palazzo, pochi giorni fa Gravina è uscito tra gli applausi dall’ultima Assemblea della Lega di B dopo avere messo in fila una notevole serie di promesse. L’appoggio della B e del Consiglio di Lega di cui Santopadre fa parte al nuovo presidente Gravina per ora c’è ma è condizionato alla realizzazione delle promesse. B a 19 o B a 22, urgono le riforme per un calcio più sostenibile e Gravina è chiamato a farle in tempi brevissimi. Non resta che attendere, come farà Santopadre.
