
Dopo Brescia-Perugia 2-1, la consolazione di Alvini: “Ce la giochiamo sempre, anche in 10”. Però l’allenatore biancorosso è costretto a incassare la seconda sconfitta consecutiva, ancora caratterizzata da un ‘fattaccio’ in area di rigore
Passo indietro. Perugia-Benevento 0-1: il match è deciso dal gol di Forte su rigore assegnato sostanzialmente dal Var per un fallo di mano di Angella in area. E Abbattista aveva già fischiato la fine del primo tempo salvo tornare sui suoi passi. Tre giorni dopo, Brescia-Perugia 2-1: il risultato è determinato da un rigore non fischiato al Grifo, all’ultima azione, nonostante un fallo di mano di Bertagnoli in area lombarda. L’arbitro Miele ha erroneamente visto un tocco di braccio di Matos e il Var non è intervenuto.
In due partite Alvini ha incassato tanti rimpianti e zero punti. “Noi vogliamo mettere in campo sempre aggressione, coraggio e idee. L’abbiamo fatto anche oggi, in 10 contro 11, contro una squadra che stimiamo enormemente. Gli episodi l’hanno determinata, merito al Brescia che ha vinto, noi ci siamo stati fino alla fine”.
“Non siamo partiti bene e poi abbiamo preso le misure – ha detto l’allenatore del Perugia –, siamo andati in vantaggio e avevamo la partita in mano. L’espulsione ha cambiato le cose. C’è delusione perché fino a 10 minuti dalla fine avevamo tenuto botta a una grande squadra. Ce la siamo giocata anche in 10, c’è sfuggita la vittoria per certi episodi”.
