Da una notte di marzo 1994 tra le due tifoserie ci sono tensioni e rivalità. Quel fallo fischiato dall’arbitro De Santis che scatenò il putiferio in una gara di Coppa Italia
Non era un vero e proprio gemellaggio ma una bella amicizia. Così andrebbe catalogato il rapporto che c’era tra la tifoseria del Perugia e quella della Salernitana. Ma da ventiquattro anni c’è solo astio. Tensioni e rivalità. Da tempo quella tra Salernitana e Perugia non è più una gara tra amici, per l’esattezza da una notte di marzo del 1994.
All’Arechi si gioca la semifinale di Coppa Italia serie C , tra la squadra di Delio Rossi e quella di Ilario Castagner e l’arbitro De Santis, con i padroni di casa avanti grazie a Breda, fischia fallo fuori area al portiere granata Genovese, la giacchetta nera viene accerchiata ma il Perugia manda in porta Pagano, senza avversari. L’arbitro convalida la rete del pari e chiude un’amicizia.
La serata prosegue tra gol, ma soprattutto insulti e invasioni da parte di alcuni tifosi di casa. Da quel giorno Salernitana e Perugia è una sfida da monitorare. C’è chi racconta fosse una forte amicizia che però non è mai diventata solidissima. Infatti c’era già stato qualche scricchiolio prima del putiferio di Coppa Italia ’94. Ma invece di sanare il rapporto, la sfida rese le due tifoserie nemiche.