Pareggio in extremis del trequartista (1-1) dopo il vantaggio su rigore dubbio concesso alla Salernitana e realizzato da Kiyine. Prestazione in chiaroscuro ma non avere perso, per come si era messa, è tanta roba e rinfocola gli entusiasmi
Punto importantissimo che ha il sapore della vittoria, pur portando soltanto un pareggio, per il Perugia all’Arechi di Salerno. I Grifoni infatti stavano perdendo e gettando alle ortiche una partita che per tutti e 90 i minuti è sembrata sicuramente alla portata, contro un avversario con molteplici problemi a cominciare da quelli di organico. Eppure la sfida è stata sempre in perfetto equilibrio, nel primo tempo una palla gol per uno (Iemmello e Lopez) mentre nella ripresa i campani hanno trovato, dopo 8′, il calcio di rigore del vantaggio.
Un rigore molto dubbio provocato dalla presunta spinta di Dragomir su Kiyine che poi ha realizzato. La reazione del Perugia si è fatta un po’ attendere ma i grifoni hanno avuto il merito di non perdere le coordinate, sfiorando il pareggio con Sgarbi, rischiando di prendere il 2-0 ancora da Lopez e poi trovando la rete del meritato 1-1 con Buonaiuto, subentrato a Capone e servito da Rosi (il migliore in campo). Perderne un’altra in Campania di fila sarebbe stato troppo, il punto rinfocola entusiasmo e fiducia, anche se i problemi (i gol arrivano con difficoltà) continuano a non mancare.