In Inghilterra citano l’intervista negata all’attaccante quando vestiva la maglia del Grifo e svelano nuovi particolari legati al rapporto dell’ex biancorosso con la sua Nord Corea, proprio mentre si infittiscono i misteri sulla salute di Kim Jong-Un
Il percorso sportivo di Han Kwang-Song è stato e rimane segnato dal rapporto con il regime della sua Nord Corea. È stata influenzata l’avventura perugina dell’attaccante e continua ad essere influenzata la sua carriera.
Tanto che, secondo quando emerge dall’Inghilterra – proprio in questi giorni in cui le sorti del leader norcoreano Kim Jong-Un sono avvolte dal mistero legato alle sua salute e alla presunta morte – il potenziale futuro in Premier League di Han è stato bloccato dalle aspre relazioni politiche internazionali.
Lo rivela The Sun, citando il professore Udo Merkel della Brighton University, esperto di sport nordcoreano, e ricostruendo la vicenda anche con la censura arrivata dal regime quando Han doveva andare ospite alla Domenica Sportiva dopo il folgorante avvio di campionato con la maglia del Perugia (2017-18).
Il tabloid riporta la versione non ufficiale della vicenda, cita La Stampa insieme a quel “Han ha paura” del presidente biancorosso Santopadre mentre si trovava a Milano insieme al ragazzo al momento della telefonata di una figura misteriosa che bloccò tutto.
Han, acquistato dalla Juventus la scorsa estate dal Cagliari ma girato a gennaio in Qatar, era nel taccuino di mercato di Arsenal, Everton e Liverpool. Secondo Merkel “lo scenario probabile è che il governo britannico abbia bloccato il trasferimento del calciatore e la situazione non cambierà fino a quando rimarranno in vigore le sanzioni delle Nazioni Unite nei confronti della Nord Corea”. Perché i lavoratori nordcoreani all’estero, come Han, devono inviare denaro al proprio governo e questo viene “considerato sostegno al programma nucleare” del paese di Kim.