In un convegno a Rivisondoli il presidente federale attacca “i club che non hanno la cultura della sconfitta”. Poi la notizia dalla Lombardia: il 2 agosto sarà battaglia
La Figc ha intenzione d’impugnare quanto deciso dal Collegio di Garanzia del Coni, che in onore al mancato rispetto della perentorietà dei termini, ha dato ragione al Perugia che si era appellato alla decisione del Consiglio Federale sull’iscrizione del Lecco alla Serie B. Il prossimo 2 agosto si riunirà la Camera del Consiglio del Tribunale Amministrativo regionale del Lazio che discuterà i ricorsi depositati e tra questi, oltre a quello del Lecco, ci sarà dunque anche quello della Federazione Italia Gioco Calcio, depositato tramite l’avvocato Giancarlo Viglione, decisa a far valere le ragioni del club di Di Nunno.
La Federazione non ha dunque seguito il “consiglio” del Collegio di Garanzia del Coni che la invitava a bypassare i tribunali della giustizia amministrativa ribadendo l’autonomia di quelli sportivi, ma anzi, ha addirittura proposto lei stessa ricorso ai tribunali amministrativi per ribadire il proprio verdetto del 7 luglio. Un verdetto che mettendo in discussione la perentorietà dei termini apriva, tra l’altro, un clamoroso precedente potenzialmente “devastante” per le iscrizioni degli anni a venire. Nella giornata di domenica intanto il presidente federale Gravina, in un Convegno a Rivisondoli, aveva difeso il Lecco a spada tratta nonostante il mancato rispetto dei regolamenti lasciando presagire quanto stava per accadere.