Nello speciale di questa settimana dedicato al Grifo dal Corriere dello Sport, il presidente aveva definito la scelta del tecnico livornese “un azzardo da casinò”. Ieri la precisazione.
Al Perugia piace puntare su allenatori emergenti. Non è una novità. Ripercorrendo la recente storia biancorossa, il patron Santopadre, è tornato sull’esonero lampo di Lucarelli con un’uscita che non è stata apprezzata. Per questo ha poi corretto il tiro.
Nel 2013 il Perugia ferito dal play off perso con il Pisa salutò Camplone e si affidò a Lucarelli. “Io non sono molto paziente – ha dichiarato Santopadre al Corriere dello Sport -. Ho mandato via Cristiano Lucarelli dopo due settimane, l’avevo preso dalle giovanili del Parma, ma ho subito capito di aver esagerato. È giusto avere coraggio, ma se proprio vuoi l’azzardo, meglio andare al casinò”.
Ieri il patron del Grifo ha però voluto precisare. “Le mie parole su Lucarelli sono state fraintese – ha spiegato a Tmw -. Ho semplicemente detto che la mia fu forse una scelta avventata, perché in quel momento Lucarelli veniva dagli Allievi del Parma. Non volevo assolutamente sminuire il valore del tecnico, che ha poi mostrato nel corso del tempo”.