L’allenatore pescarese ha raccontato il retroscena della sua carriera a poche ore dalla sfida di domani al Curi tra il Grifo e il Pescara. Una scelta che fu fortunata soprattutto per l’amico e “galeoniano” Max.
“Di stupidaggini ne ho fatte tante. Aver rifiutato Sassuolo ai tempi belli… Quando? Poi andò Max (Allegri nel 2007-08, ndr)”. La rivelazione è di Andrea Camplone, intervistato alla vigilia della sfida tra le sue due squadre più care, Perugia e Pescara. L’ex allenatore biancorosso, dopo alcuni anni, ha svelato che il patron Quinzi, in piena ascesa nel mondo del calcio italiano, aveva pensato a lui, reduce dalla bella stagione a Lanciano. Ma “non mi facevano portare il mio staff e rifiutai. È stato lo sbaglio più grande che ho fatto”.
Il racconto è comunque sereno. Anche perché, qualche tempo dopo quel “no”, si è aperta comunque la pagina più bella della carriera di Camplone. Anche la più bella della storia recente del Grifo con il triennio d’oro e la promozione in B del 2014, in mezzo i due play off giocati in C e per la promozione in A.
“Faccio delle scelte – ha detto Camplone -, perché la parola per me vale più di un contratto. L’anno scorso avevo stretto la mano al presidente del Cesena e sono rimasto nonostante la proposta del Bari”. Il match di domani sera Camplone lo guarda su Dazn. “Non è la partita giusta per andare a Perugia, me la vedo con calma sul divano”.