Il centrale croato arrivato appena un mese fa dallo Zeljeznicar sta faticando più del previsto ad ambientarsi ed entrare nei meccanismi del calcio italiano, la società cerca la soluzione per farlo crescere coprendo il suo ruolo
Diciamolo subito: a differenza di Jacopo Manconi, la cui partenza è imminente, quella di Matej Rodin è possibile ma ancora in fase di valutazione. Resta il fatto che il Perugia – la notizia è stata anticipata prima di Ferragosto dall’edizione umbra de La Nazione – sta appunto valutando la possibilità di mandare altrove in prestito il 23enne difensore centrale arrivato appena un mese fa a titolo definitivo dallo Zeljeznicar. Il ritiro in fondo serve proprio a questo: prepararsi atleticamente alla nuova stagione, valutare le forze in campo ed operare sul mercato di conseguenza.
Rodin d’altro canto era molto piaciuto per le sue caratteristiche di difensore centrale in grado di portare palla e di giocarla, di impostare l’azione dalle retrovie. Ma in questo mese da quando è arrivato – ivi inclusa soprattutto l’amichevole con la Roma al Curi che lo vide protagonista – ha dimostrato di doversi ancora ambientare e di doversi calare nella realtà di un calcio molto diverso, più ricco di pressioni ed esigente rispetto a quello del campionato croato.
Sceso molto rapidamente nelle gerarchie di Oddo (con l’arrivo di Angella diventa il quarto centrale dopo l’ex Udinese, Sgarbi e Gyomber), il croato potrebbe essere prestato in B o in Lega Pro, mentre al suo posto potrebbe arrivare un altro giovane, magari meno dotato in prospettiva ma più pronto. Il Perugia non vuole sbagliare: in fondo non sarebbe certo il primo straniero ad avere bisogno di tempo prima di diventare una certezza. La risposta in ogni caso arriverà nei prossimi giorni.