L’impronta del ‘Made in Italy’ sempre più presente dopo l’arrivo di Angella: coincidenza ma anche necessità.
È un Grifo sempre più italiano quello allestito in vista del prossimo campionato, ha scritto Il Messaggero in questi giorni di calciomercato, quando ormai mancano meno di due settimane alla chiusura della sessione estiva.
Dopo una stagione in cui il club di Massimiliano Santopadre si era contraddistinto per essere tra quelli con il maggior numero di stranieri in rosa (Grifoni al settimo posto in questa speciale classifica) è in atto una chiara inversione di tendenza.
Lo scorso anno leader era il Crotone con 23 stranieri, seguito dal Verona con 20 e dal Palermo con 18. Il Perugia era a quota tredici insieme a Livorno ed Ascoli. La squadra più “autoctona” era stata il Cittadella con un solo giocatore non italiano.
Al momento, gli stranieri vestiti di biancorosso sono scesi a sette (i confermati Gyomber, Dragomir, Kouan e Konate e i nuovi arrivi Fernandes, Rodin, Nzita) e gli ultimi acquisti, come quello dell’italiano Angella, confermano la tendenza.
Una statistica che può essere letta da due punti di vista: possiamo parlare di semplice coincidenza (e senza dubbio una componente di casualità ha avuto il suo ruolo) ma anche di una precisa scelta di Roberto Goretti che scegliendo elementi italiani ha voluto evitare eventuali problemi di ambientamento: da notare che dei tre stranieri “nuovi” l’unico che ha qualche chance di partire subito titolare è Fernandes mentre Rodin e Nzita avranno ampia possibilità di adattarsi al calcio italiano e all’ambiente perugino.