Primo tempo dominato e gol di Iemmello. Poi il pari di Sciaudone, il nuovo vantaggio di Falasco e il definitivo gol calabrese di Riviere. Nel finale rosso diretto a Dragomir. Il Grifo ha avuto il demerito di sprecare troppo e il finale è stato tutto della squadra di Braglia.
Il Grifo fa e disfa. Gioca, affonda, segna, regala, ricostruisce e rischia grosso. Alla fine gli errori biancorossi superano le evidenti virtù e il Cosenza strappa un punto preziosissimo al Curi nel posticipo del campionato cadetto. Quasi inimmaginabile dopo il primo tempo dominato dagli uomini di Oddo.
All’intervallo Grifo avanti “solo” 1-0
Il Cosenza ha trovato il pareggio con Sciaudone appena uscito dall’intervallo. Il Perugia è stato “pollo” è sfortunato nel tentativo di liberare l’area e il centrocampista è stato perfetto con un destro secco. Sull’1-1 il match è diventato apertissimo perché il Grifo ha premuto forte alla ricerca del vantaggio e gli uomini di Braglia sono stati più ordinati nello sfruttare le ripartenze. Il Perugia si è allungato nonostante la bella serata del baby centrocampo (Nicolussi, Carraro e Dragomir) ma è arrivato al nuovo vantaggio con la zampata (tra coscia e braccio) di Falasco (66′) sul corner di Dragomir. Un lampo, però, visto il pareggio immediato di Riviere con una spaccata aerea sul primo palo che ha beffato Sgarbi e Vicario in un colpo solo. Le sostituzioni operate da Oddo sul 2-2 hanno ingolfato la manovra biancorossa, il Cosenza ha preso coraggio e ha sfiorato il colpaccio soprattutto con Sciaudone. Nel recupero anche il rosso diretto a Dragomir per una scaramuccia a gioco fermo con un avversario.
Il Perugia ha chiuso in riserva piena e un risultato che per un’ora abbondante poteva sembrare come una sconfitta, in definitiva, si è trasformato in un passetto in avanti. La classifica recita quinto posto, con 23 punti, in coabitazione con il Frosinone di Nesta. Un Grifo per larghi tratti arrembante e dall’alto coefficente qualitativo ha dovuto fare ancora i conti con la dura legge della Serie B.